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«Speriamo vinca il Napoli». Una battuta che poteva sembrare il classico sfottò tra tifosi durante una partita tra Juventus e Napoli. Era il 2013 e, al gol del vantaggio juventino firmato da Llorente, lei avrebbe pronunciato quella frase sulla vittoria della squadra partenopea. A quel punto, il marito — carabiniere e tifoso della Juventus — non l’avrebbe presa bene e avrebbe iniziato a picchiarla. Così aveva dichiarato la donna in aula durante la scorsa udienza.
Violenza sistemica e insulti
Ma non sarebbe stata la prima volta. E nemmeno l’ultima. Schiaffi in volto, calci e pugni all’addome e al torace. E poi insulti: «Stronza, pezzente, questa casa è una merda», e tanti altri ancora.
Imputazione e ricostruzione della procura
Ora l’uomo è imputato a Torino per maltrattamenti nei confronti dell’ex moglie. I fatti sarebbero iniziati nel 2002 e si sarebbero verificati in un comune della cintura torinese. Oggi, in aula, la Pm Livia Locci ha chiesto una condanna a tre anni. Al termine di una requisitoria durata quasi due ore, il magistrato ha ricostruito la vicenda, parlando di un quadro indiziario fatto di vessazioni.