E’ iniziato il can-can delle luminarie. Non appena giunta notizia dalla Città Metropolitana, pronta a rifinanziare il cartellone degli eventi per l’anno 2024 e 2025, tantissimi politici e qualche amministratore si sono recati in massa al municipio per far valere le loro ragioni. Forse non sanno che dei 130 mila euro assegnati al Comune di Marano, solo il 20% potrà essere utilizzato per le luminarie. Facendo due calcoli, dunque, ad occhio e croce si possono spendere 26mila euro ivati. Poca roba, pochissima roba per un città che si estende dai confini di Pianura a Quarto e quasi fino a Chiaiano. Per questo vale la pena fare un po’ di satira.
Due uccellini, molto ben informati, erano di passaggio nelle zone del municipio e ci hanno riferito che era andata in scena una vera e propria “lotta” all’ultima lampadina. I due informatori ci riferiscono che c’erano tanti pesi “massimi” e a capeggiare il gruppo una nota, notissima consigliera, molto vispa e frizzantina insieme ad altri consiglieri comunali. “Dobbiamo metterle vicino al Castello”, avrebbe detto la spumeggiante consigliera; “no dobbiamo dare priorità ai commercianti di corso Europa, sono miei elettori”, avrebbe ribattuto il marchesino di Casador europeo. “Invece credo che dobbiamo assicurare una stella sulla facciata di ogni parrocchia”, ha sottolineato il buon samaritano; “no, no, no, altro che Monteleone e Corso Europa, dobbiamo dare spazio al centro storico”, si è infuriato un altro consigliere.
Insomma non è chiaro se la quadra è stata trovata ma lo Stato Maggiore ieri, ha stabilito, salvo altro intese, che le luminarie “s’hannà fa”, anche se con il magro portafoglio a disposizione, si potrà fare poco o nulla e alla fine i consiglieri per accontentare tutti, come sempre, scontenteranno tutti, allora a questo punto, ascoltate il nostro consiglio: utilizzate per altro queste risorse. Sarebbe imbarazzante vedere strade al buio e altre con scintillanti luminarie, sarebbe difficile da spiegare a chi abita a via del Mare che non ci sono soldi per cambiare una lampadina, ma si trovano 26mila euro per decorare la città. Siate buoni, anzi siate furbi, non coltivate l’orticello.
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