Un rinvio, nella speranza che cambi qualcosa dopo le elezioni in Umbria ed Emilia Romagna. Qualcuno spera anche in un crollo della Schlein. Un rinvio di tre settimane sulla legge sul terzo mandato. A dopo le regionali di Umbria ed Emilia del 17 e 18 novembre. Andare in Aula con quel testo, già martedì, equivarrebbe a una rottura. La scelta tra il Pd e De Luca per i consiglieri regionali, quindi, rimane. Anche se i deluchiani ostentano sempre calma e sicurezza.
Due giorni fa la Schlein è stata chiara con i consiglieri: «Votare il testo sul doppio mandato significa mettersi fuori dalla linea politica del partito. Non c’è nessun pregiudizio sulla Campania e su De Luca ma il Pd è contrario al terzo mandato. E vale per tutti». La scelta, quindi, deve essere netta: o con il partito o con De Luca. Il recepimento della norma nazionale del 2004 che fissa il tetto del doppio mandato, paradossalmente, è un grimaldello per azzerare il conteggio. E ricandidarsi. Come d’altronde ha fatto il governatore del Veneto Luca Zaia: stessa strada che vuole intraprendere De Luca. «Questa cosa alla vigilia del voto in Emilia e Umbria rischia di farci male», ha ribadito la segretaria Pd ai consiglieri campani che hanno capito l’antifona ed hanno poi disertato la riunione della I commissione. Lì dove si sta discutendo il testo finito nell’occhio del ciclone. Fermarsi? Andare avanti e forzare la mano con il partito nazionale per chiudersi ogni porta in futuro? Descriverli come lacerati non rende bene l’idea del travaglio di queste ore.
A mettere sul tavolo una soluzione l’altra sera è stato De Luca che irrompe alla riunione dei consiglieri dem. Andare avanti, votare la norma «accompagnandola con una dichiarazione di voto in cui si rimanda poi ai vertici di partiti e coalizioni la scelta del candidato presidente per le prossime regionali». La mediazione che vorrebbero adottare i consiglieri è questa ma è già muro dal Nazareno. Per il Pd nazionale l’unico modo per mediare rimane prendere tempo e rimandare l’ok nell’aula del consiglio regionale (seduta calendarizzata per martedì alle 10.30). Altrimenti da Roma, trapela, ne trarranno le conseguenze.