Ma è mai possibile che deve essere la voce libera di Terranostranew a mandare il grido di allarme contro il cancro dei prestanomi nelle attività commerciali sul territorio a nord di Napoli e in particolare sul territorio cittadino di Marano quanto tutto è risaputo da tutti.. Negli anni la malavita dall’ estorsione divenuta pericolosa visto le tante condanne inflitte dagli organi inquirenti è passata alla distribuzione della droga, molto remunerata ma dispendiosa per la stessa organizzazione criminale. Da qui all’ assalto delle attività commerciali attraverso il loro controllo con prestanomi il passo è breve.

Molte famiglie unte dal dono della impunità e del perbenismo si prestato al gioco del prestanomi, ricevendo lauti compensi in cambio.

Eppure, l’ informatica viene incontro alla lotta senza quartiere che ogni civile collettività dovrebbe intraprendere nei confronti di così odiosi reati.

Attraverso il database di ogni singolo cittadino con il monitoraggio di ciò che si possiede e il tenore di vita che si conduce già si avrebbe un primo riscontro sui personaggi che senza motivazioni plausibile conducono una vita molto più facoltose e dispendiosa delle proprie finanze.

Poi si dovrebbe intervenire e monitorare le amicizie e frequentazioni quotidiane di personaggi che si annidano nella boscaglia del malaffare, con le famiglie del vigliacco perbenismo per troncare ogni nesso e connesso con la criminalità sempre pronta con i propri artigli a colpire la parte buona della maranesitá.

Nel frattempo un grazie immenso alle forze dell’ordine che garantiscono con il loro certosino e quotidiano lavoro la tutela di ogni singolo cittadino e i vivere civile.

Michele Izzo giornalista.