In attesa di conoscere le decisioni del sindaco sulla questione impianti idrici, sullo scandalo del Giudice di Pace, sulla questione stadio (al momento sequestrato), cimitero, Galeota e abusi nell’area Pip, tornano in auge gli aspetti puramente politici.
Il primo cittadino Morra si è riservato di nominare due assessori a settembre. Uno di questi toccherà al gruppo Demos (dovrebbe ottenere anche la delega di vicesindaco) e un altro potrebbe finire al duo Coppola-Di Marino. Morra, secondo alcuni suoi strettissimi collaboratori, avrebbe (il condizionale è d’obbligo) riferito a Di Marino di individuare una donna da mettere in giunta ma senza far sapere in giro che si tratta di una sua (di Di Marino) indicazione. Morra, da quanto si apprende, non vuole rompere gli equilibri interni al Pd e non vuole inimicarsi le persone che lo hanno sostenuto ma che sono rimaste a bocca asciutta. Ha un mezzo impegno, attraverso Mario Casillo, con Di Marino e Coppola e avrebbe assicurato loro un assessorato. Se la giocata andrà in porto non è dato sapersi, perché le variabili sono numerose. Morra potrebbe aver bluffato con i due ex consiglieri di Visconti, ma c’è anche chi pensa che l’accordo ci sia sul serio e si incastri in un contesto più ampio.
La verità, secondo i soliti bene informati della politica cittadina, è che Matteo – alla lunga, ovvero nel giro di un annetto o poco più – vuole liberarsi di Demos (gruppo Carandente-Porcelli) e di Pasquale Di Fenza, che esprime due consiglieri e un assessore. Il disegno sarebbe più o meno il seguente: allargare a tutti quelli che, secondo Morra e il suo collaboratore più stretto, Simioli, sono più gestibili e allontanare i meno gestibili.
Liberandosi del gruppo Carandente e di Di Fenza, Morra avrebbe qualche chance di recuperare altri pezzi di opposizione: l’obiettivo principale è Stefania Fanelli, che però non entrerà in organico fino a quando nell’esecutivo ci saranno pezzi provenienti dal centrodestra.
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