Superbonus, F24 per sbloccare i crediti. Cosa cambia per le imprese

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Riflettori ancora puntati sul Superbonus 110%. Il cantiere delle modifiche è sempre aperto. E, fra le ipotesi, spunta quella di limitare lo sconto in fattura solo ai redditi medio-bassi. Bankitalia, pur rilevando gli effetti positivi del maxi-incentivo sull’economia, non nasconde le sue perplessità sugli oneri ingenti che gravano sulle casse dello Stato e chiede una riforma complessiva di tutti i bonus. Molto diversa, invece, la visione del centro studi Nomisma, che mette in evidenza solo gli effetti positivi: con 71,8 miliardi spesi dal pubblico, si è generato un giro d’affari nel paese di 195,2 miliardi, si è dato lavoro a quasi 1 milione di persone, si è aumentato il valore degli immobili di 7 miliardi.

I contribuenti pagheranno meno tasse?

No, non ci saranno sconti fiscali: per coloro che pagano le imposte in banca con il modello F24 non cambia praticamente nulla. Non c’è alcun effetto. Il cambiamento è tutto nei rapporti fra le banche e l’erario: vale a dire che le somme incassate attraverso gli F24 possono essere utilizzate per compensare i crediti fiscali che gli istituti acquisiscono dalle imprese che hanno effettuato i lavori. In questa maniera, si liberano ulteriori margini di manovra per poter “acquistare” nuovi crediti attualmente nelle casse delle aziende.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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