A Napoli sono oltre 3000 le persone in stato difficoltà che si rivolgono alla Caritas per un pasto caldo

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L’epidemia di Covid-19, l’aumento dei prezzi dei beni primari e quello vertiginoso dei consumi di energia elettrica, ha peggiorato una situazione già difficile, relativa all’alto numero di persone, di famiglie, che vivono alla soglia della povertà o in povertà conclamata. Così, nelle strade cittadine che sia piazza Garibaldi, o i porticati della Galleria Principe di Napoli, nelle vie del centro storico o dello shopping, nei giardinetti del Molosiglio, nell’area del mercato del pesce, a Gianturco, è sempre più comune assistere a scene che evidenziano un’umanità dolente, come quella di clochard, costretti a vivere in strada avvolti in cartoni come ripari di fortuna che chiedono l’elemosina e che di notte, con l’arrivo dell’inverno, sfideranno intemperie e freddo. Soggetti in difficoltà che fino a pochi mesi fa, riuscivano ad avere un tetto, un pasto caldo e un lavoro precario, e che oggi invece sono costretti a rivolgersi a strutture di accoglienza o, alle mense della diocesi. Complessivamente, secondo gli ultimi dati della Caritas partenopea, alle mense presenti dal centro alla periferia di Napoli, si rivolgono oltre 3mila persone. Sono per lo più extracomunitari, senza fissa dimora e senza un euro in tasca. Ma non mancano i napoletani. Sì, perché accanto a coloro che da sempre hanno difficoltà, oggi cresce il problema dei cosiddetti ‘nuovi poveri’, famiglie con figli per lo più monoreddito, nelle quali il papà o, la mamma, hanno perso il lavoro. Gente che si è trovata di fronte all’imbarazzo, al disagio, alla vergogna di dover chiedere un aiuto economico o del cibo. Un numero destinato a crescere secondo le stime proiettate nella stagione autunno – inverno, dove si prospetta una stagione complessa per queste figure. Intanto l’esercito di parrocchie e volontari coordinati dalla Caritas, è già pronto per fornire generi di conforto, assistenza e momenti di affettuosità alle persone svantaggiate. Molte associazioni sono pronti a scendere in strada con i propri volontari per distribuire cibo ed effetti personali. Tra queste organizzazioni citiamo il Cisom – Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta che da sempre si occupa di assistere le persone in stato di difficoltà. Il Cisom, infatti, secondo una turnazione stabilità, ogni giovedì, scende in strada in modo organizzato e strutturato per andare incontro a chi ha bisogno di cibo ed altro. Ad assecondare le richieste delle persone svantaggiate anche la Croce Rossa, gli Angeli di Padre Dolindo Ruotolo e tante altre associazioni operanti su Napoli e provincia. “Da alcuni mesi, alla Caritas si rivolgono nuove tipologie di poveri. Insospettabili cittadini che hanno perso il lavoro, rispetto da chi storicamente è vissuto in una condizione di indigenza. A queste persone cerchiamo di portare un pasto caldo, un ricovero o una semplice parola di sostegno, o un sorriso offerto da un esercito invisibile di volontari” – ha detto il referente della Caritas di Marano, Salvatore Catuogno di professione idraulico, ma che nel tempo libero, insieme alla moglie Grazia, e a tanti altri volontari è pronto ad aiutare gli altri più svantaggiati. A queste attività di volontariato, mi piace ricordare il gesto nobile compiuto qualche tempo fa dall’Azienda speciale Acqua Bene Comune ABC, che donò borracce termiche ai poveri.

Di Angelo Covino

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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