
Alessandro Di Battista ce ne ha per tutti. “Non mi candido perchè molto nel 5 Stelle non mi vogliono. Di Grillo, politicamente non mi fido: ha avallato il disegno del movimento nel governo dell’assembramento. Solo Toninelli mi ha chiesto di candidarmi, dagli altri non ho mai avuto parole buone. Sconto il fatto di non essere atlantista, di criticare le posizione sulla guerra in Ucraina, di non aver mai tollerato l’accordo con il Pd, il peggior partito italiano. Grillo è un padre-padrone, che dovrebbe fare un passo di lato”. Parole al veleno anche per Di Mio: “C’è gente che si venderebbe la mamma per entrare in parlamento, io non ci sto. Luigi è un ducetto. Io prendevo più voti di lui, il triplo, ma non si doveva sapere perché lui era il capo politico”.
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