Nessuna deroga al doppio mandato, in casa 5 Stelle c’è chi esulta e chi ha il broncio

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Giuseppe Conte, nella mattinata di ieri, aveva anticipato che sarebbe arrivata a breve la decisione definitiva su un tema così spinoso e aveva attaccato Luigi Di Maio per “abiurato a principi e valori” del Movimento. La notizia della conferma al tetto dei due mandati è stata accolta favorevolmente da Roberta Lombardi, assessore alla Transizione ecologica in Regione Lazio ed ex deputata, che ha assicurato tutti coloro che non potranno ricandidarsi: “Le competenze acquisite vanno salvaguardate e troveremo il modo”. Tra gli esclusi ci sono volti storici come Roberto Fico, presidente della Camera, Paola Taverna, una dei cinque vicepresidenti di Conte, Vito Crimi, ex reggente del Movimento e gli ex ministri Riccardo Fraccaro e Alfonso Bonafede.

Tra i colpiti dalla scure della mancata deroga vi è anche il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia che considera quella presa stamane“una scelta in coerenza con le regole del Movimento 5 Stelle” e si augura “con tutto il cuore sarà la scelta giusta per il campo giusto”. “Se la comunità 5 Stelle lo vorrà sarò a disposizione”, conclude il pentastellato. Giuseppe Brescia, presidente della Commissione affari costituzionali della Camera, invece, preferisce non commentare. “Ci è stato detto da settimane. Cosa posso dire…”, afferma seccamente, pur confermando la sua volontà di dare il suo contributo per il Movimento. “Lo faremo fuori dalle istituzioni, per quello che potremo”, dice Brescia parlando all’Adnkronos a nome di tutti i parlamentari con doppio mandato. “No, perché delusione? È una regola che conosciamo da 10 anni. Se speravamo in una deroga? No…”, conclude il deputato presente in Parlamento dal 2013.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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