Marano, le crisi idriche infinite. Chi paga? Il Comune applichi sconti alle bollette se ha un minimo di decenza

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Giunge notizia che è stata ripristinata l’erogazione d’acqua dopo i lavori di manutenzione alla pompa di sollevamento C 2 di via S. Rocco. Questa notizia fa piacere ma non gioire i cittadini da giorni alle prese con la carenza idrica che si ripete settimanalmente a causa di una rete idrica colabrodo e chi percorre giornalmente via S. Rocco sa delle centinaia di migliaia di litri cubici d’ acqua che vanno presi ma che vengono conteggiati dall’ ente erogatore per poi essere pagati dai contribuenti. Uno sciupio di risorse economiche che i cittadini pagano profumatamente a questo va aggiunto l’ esborso ulteriori di grosse somme di denaro che i cittadini hanno dovuto sobbarcarsi in questi giorni per le autobotti private che si sono ingrassate alle spalle di deboli cittadini che non hanno avuto tutela da parete delle autorità competenti sorde come al solito. La sola solidarietà attraverso la giornaliera denuncia e la vicinanza che almeno non fa sentire soli vi è stata della stampa locale soprattutto Terranostra. Il far pagare ai cittadini la non erogazione d’acqua di questi giorni, lo sperpero d’acqua a causa di un ente comunale non capace di risolvere il problema di una condotta idrica obsoleta, e i soldi spesi dai cittadini per autobotti private, senza scorpori nelle bollette future, significherebbe mettere in essere un atto amministrativo privo di moralità civica, amministrativa e sociale. Ricordiamo che l’ente comunale è stato sciolto per ripristinare la moralità nei suoi atti, se così non fosse risulterebbe incomprensibile tale scioglimento.

Michele Izzo

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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