Cucina artistica, il maranese Savio Pezzella ancora sul gradino più alto dei campionati italiani

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Essere confermato, dopo quattro anni, medaglia d’oro italiana ai campionati di cucina categoria artistica, è la prova che se realmente credi e ami ciò che fai, nulla potrà ostacolarti.

Sono lo Chef Domenico Savio Pezzella, napoletano doc, e per la seconda volta ho partecipato ai campionati.

E’ stata una sfida contro il tempo e contro me stesso.

L’obiettivo per questa nuova sfida: rappresentare attraverso la scultura la narrazione della leggenda “ La Sirena Partenopea”, esaltando le bellezze naturali della mia città alla quale devo tutta la mia esperienza ventennale.

Nel mese di febbraio ho deciso di iscrivermi, consapevole che sarebbe stato difficile organizzare i tempi.

Chef da meno di un mese presso il Sohara Luxury Club, catapultato quindi nel mio ruolo: dall’impostazione del menù, delle ricette e dell’intera sorveglianza della loro realizzazione. Costruire una valida brigata; interagire con nuovi fornitori.

Portare a tavola la mia cucina che definisco sicula campana, ovvero l’incontro di sapori campani e siciliani, terra quest’ultima che mi ha visto nascere e crescere, spadellando su quattro fuochi i miei piatti.

Immerso in questa nuova esperienza lavorativa che prevede anche l’apertura di un nuovo ristorante che, per scaramanzia e sono certo capirete, non svelerò ancora il nome, era per me quasi vana la possibilità di potermi sedere con il mio stiletto e dar vita ad un progetto che custodivo nella mia testa.

Il pensiero però di rinunciarci a priori non mi lasciava sereno.

Ed è cosi che, oltre alla mia caparbietà, caratteristica che mi contraddistingue e forse mitiga qualche mio difetto, l’incoraggiamento da parte del Presidente dell’Associazione Provinciale Cuochi Nazionale, Giuseppe Sorrentino e di Andrea Di Francia, titolare dell’azienda dove lavoro, hanno fatto si che, a soli sette giorni dall’evento riuscissi a realizzare l’opera.

Napoli, la mia città, racchiude segreti e storie affascinanti. Da qui nasce l’idea della leggenda della Sirena Partenopea.

Assemblare le diverse bellezze napoletane dando vita ad una vera e propria cartolina partenopea come da storia narrata.

Dal veliero di Ulisse al Vesuvio, dal Golfo alla nascita del Castel dell’Ovo, dalla Sirena alla nostra dicitura partenopei.

Sette giorni di paura.

Di tensione. Notti insonni, ansia e stress sembravano fare da padroni. Ma la voglia di farcela è stata più forte. Più creavo e più mi rendevo conto che la sfida contro me stesso potevo vincerla. E l’ho vinta.

Volontà e testardaggine mi hanno permesso di vincere contro il tempo e di “tenermi a casa” il premio che nel 2018 mi permise di salire sul podio.

Nulla è impossibile per me. Sono proprio le sfide gli input che mi spingono a fare sempre meglio, a non accontentarmi mai. E i miei piatti, come la scultura della Sirena, ne sono testimoni.

Un grazie particolare va al mio maestro Domenico Lucignano, campione mondiale di quest’arte. A lui devo gran parte del mio bagaglio che custodisco gelosamente.

Grazie a Giuseppe Giuliano, chef pasticciere, nonché giudice, per aver seminato in me nuovi progetti, nuove sfide: ovvero partecipare ai campionati mondiali previsti per il prossimo Novembre.

E come sono solito dire alla mia brigata: Ad maiora!

Nota stampa.

 

 

 

 

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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