Vaccino AstraZeneca, “individuato probabile innesco delle trombosi”

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FILE - In this April 3, 2021, file photo, a health worker prepares a dose of the AstraZeneca vaccine during a COVID-19 vaccination campaign in Pamplona, northern Spain. A patchwork of advice is emerging from governments across Europe and farther afield, a day after the European Union’s drug regulator said there was a “possible link” between the AstraZeneca vaccine and a rare clotting disorder. Regulators in the United Kingdom and the EU both stressed that the benefits of receiving the vaccine continue to outweigh the risks for most people. (AP Photo/Alvaro Barrientos, File)
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Un team composto da scienziati inglesi e americani ritiene di aver scoperto quella alla base delle rarissime trombosi emerse dopo la somministrazione del vaccino anti-Covid ad adenovirus Oxford/AstraZeneca. Gli scienziati hanno mostrato nel dettaglio come una proteina del sangue possa essere attratta da una componente chiave del vaccino, dando il via a una reazione a catena che coinvolge il sistema immunitario fino a culminare nella reazione avversa.

Lo studio, annunciato dalla Bbc, è stato pubblicato su Science Advances. “Sebbene la ricerca non sia definitiva, offre spunti interessanti e AstraZeneca sta esplorando modi per sfruttare questi risultati, nell’ambito dei nostri sforzi per rimuovere questo effetto collaterale estremamente raro”, ha spiegato un portavoce della casa farmaceutica anglo-svedese. Dall’Università di Oxford, invece, per ora nessun commento.

Il professor Alan Parker, uno dei ricercatori dell’Università di Cardiff parte della squadra che sta portando avanti lo studio, ha sintetizzato il cuore della scoperta alla Bbc: “L’adenovirus ha una superficie estremamente negativa mentre il fattore piastrinico 4 è estremamente positivo: le due cose cose combaciano”. Da qui l’organismo inizia ad attaccare il fattore piastrinico 4 dopo averlo confuso con parte dell’adenovirus estraneo a cui è legato. Quindi gli anticorpi vengono rilasciati nel sangue e si aggregano al PF4, innescando la formazione dei coaguli di sangue. Viene sottolineato che per ora la ricerca è stata soltanto in grado “di dimostrare il legame tra adenovirus e PF4, come accade con due armi che hanno sparato quando sono ancora fumanti. Ma ci sono ancora tanti passaggi successivi” da ricostruire.

Parker evidenzia che “la trombocitopenia e la trombosi immunitaria indotta da vaccino (VITT) si hanno solo in casi estremamente rari perché è necessario che si verifichino una catena di eventi complessi per innescare questo effetto collaterale ultra raro”. “I nostri dati confermano che il PF4 può legarsi agli adenovirus – prosegue – si tratta di un passo importante per svelare il meccanismo alla base della VITT. Stabilire un meccanismo potrebbe aiutare a prevenire e curare questo disturbo”. “Non sarebbe mai stato possibile prevedere che si sarebbero verificati dei casi [di trombosi indotta da vaccino]: le possibilità erano incredibilmente piccole. È dunque necessario ricordare il numero molto più grande di vite che questo vaccino ha salvato”, ha aggiunto il ricercatore della Cardiff University.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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