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“Gentile Direttore, a seguito di alcune segnalazioni e articoli apparsi sul suo giornale circa le vaccinazioni che avvengono all’Asl di Marano, dove sembra che i prenotati dell’open day bypassano coloro regolarmente registrati, vorrei fare alcune precisazioni.
Nessuno bypassa nessuno, in quanto le persone che si presentano all’open day hanno pieno diritto come gli altri prenotati. Sono, invece, le gestioni logistiche a far accadere l’imponderabile. Ovvero, due stanze di anamnesi e due infermiere che provvedono all’inoculazione, una gestione di flusso scarsamente presa in considerazione per fasce orarie da provocare congestione, un direttore sanitario che fregandosene altamente della pandemia mondiale in atto unisce nella sala di attesa sia le povere persone che si recano all’Asl per le visite fiscali, sia quelle in attesa di vaccino.
Un servizio di protezione “incivile”, che non provvede in nessun modo a tutelare le persone più deboli, provvedendo alla realizzazione di una tendostruttura atta a proteggere le persone dalla calura nelle ore più calde, non c’è distribuzione di acqua, non vi sono sedie per l’attesa (che dura, mi creda ore) una strada (via Musella) che dovrebbe essere chiusa al traffico veicolare e invece ciò non avviene, attesa sotto pini che sono pericolosi per le stesse persone, e poi ancora, non si può sostare nell’area vaccinale (esterno) poiché a detta del personale, quell’area è riservata giustamente al flusso delle ambulanze.
Se poi ci aggiungiamo le visite “di cortesia” di vaccinandi nobili come i candidati sindaci e personale del comune, che sembra arrivato direttamente dalla parrocchia principale per la benedizione alla cittadinanza a mo’ di santo patrono senza alcuna preclusione di essere cittadini normali e quindi di attendere il proprio turno, allora devo ammettere che forse i commissari fanno bene a non voler parlare alla cittadinanza, poiché la radice è ancora malata e la terra è ancora inquinata.
Marano purtroppo questa è, terra di nessuno. Se non si voleva l’hub vaccinale bastava dirlo pubblicamente, se poi sono queste le “figure” che si fanno e i risultati che si ottengono“.
Lettera firmata da un cittadino di Marano.
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