La rapina, i morti e il degrado del territorio da anni offeso dal cancro della camorra e della cattiva politica

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La drammatica rapina di via Antica Consolare Campana dell’altra sera, nella periferia di Marano, sfociata con la morte di due persone, mette in risalto il degrado sociale, politico e culturale di un territorio da tempo senza un progetto di vita a misura d’uomo all’insegna della legalità. Dove vi è assenza totale delle regole, e la maggior parte dei giovani vengono lasciati per strada alla mercé della scuola dell’antistato. Territorio per anni offeso e vilipeso dal cancro della camorra in un silenzio assordante delle comunità locali, con le forze dell’ordine lasciate sole a combattere il cancro della camorra che ha oramai pervaso tutto il tessuto sociale. Cancro che potrà essere estirpato soltanto con la crescita della coscienza civile della legalità in noi tutti. Al deterioramento dello strato sociale, per decenni si è aggiunto la carenza di una pregnante politica tesa allo sviluppo del territorio e alla crescita delle coscienze. Crescita delle risorse umane e sviluppo del territorio che può avvenire attraverso una seria programmazione e pianificazione del territorio e delle risorse umane, con l’obbiettivo di creare un modello di vita vivibile. Questa la strada per ridare a Marano un “anima” e far sì che sul selciato delle nostre strade non rimangono più morti per la cultura della illegalità.

Michele Izzo

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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