Regione, la Dda chiede il rinvio a giudizio per Massimo Grimaldi

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I magistrati della Direzione distrettuale antimafia chiede il rinvio a giudizio per l’attuale consigliere regionale di Forza Italia Massimo Grimaldi, che svolge anche l’incarico di questore all’interno dell’ufficio della presidenza del consiglio. Lo scrive oggi Vincenzo Iurillo in un articolo pubblicato da Il fatto quotidiano. Già nel 2019 i magistrati napoletani dell’antimafia – titolare dell’inchiesta il pm Maurizio Giordano – chiesero l’arresto per Massimo Grimaldi, ma il il gip del tribunale partenopeo Maria Luisa Miranda la rigettò. In pratica, il gip non ravvisò gli elementi costitutivi del reato in questione, consistenti in nel reciproco vantaggio del politico e del clan dei Casalesi senza il quale il concorso esterno non regge. Anche le accuse dei pentiti furono valutate come fumose e dunque non consistenti. Massimo Grimaldi, nel 2005, si è candidato con il Nuovo Psi, ma secondo uno dei pentiti, Ianuraio Salvatore, in quell’occasione sarebbe stato in campo con la Margherita, in quel periodo a sostegno e organica della giunta Bassolino. In realtà Grimaldi si era candidato a quelle elezioni nella lista del nuovo Psi, così come avrebbe fatto nel 2010 e nel 2015 riuscendo a cogliere l’obiettivo dell’elezione. Nel 2020 è entrato nel parlamento regionale candidandosi con la lista di Forza Italia, ed è riuscito a strappare l’elezione e la quarta legislatura consecutiva. Per i magistrati avrebbe goduto del sostegno del clan Belforte e, successivamente, di una fazione dei Casalesi.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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