Governo Draghi? Cinque Stelle in fibrillazione. Intanto è già partito il toto-ministri

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Su Mario Draghi, ormai è storia nota, i gruppi pentastellati rischiano di spaccarsi. Il capo politico Vito Crimi, che ieri aveva chiuso a un eventuale governo presieduto dall’ex numero uno della Bce, nel corso di una assemblea dei gruppi online non ha escluso un voto su Rousseau. L’idea è di lasciare la scelta alla base del Movimento. Per Luigi Di Maio, invece, bisogna rimanere “compatti su un governo politico”. E ha aggiunto: “Il Movimento è la mia casa, non me ne vado. Il nostro dovere è andare e ascoltare, ma non torniamo indietro. Molti scommettono su una nostra scissione. Noi dobbiamo reagire con forza e sangue freddo. Chiedo unità a tutti, compattezza a tutto il Movimento. Nessuno pensi di dividerci”.

Intanto è già partito il toto-ministri. Scalpita Carlo Cottarelli, che fu convocato al Quirinale a fine maggio 2018 per formare un governo tecnico. Poi si trovò l’intesa tra Lega e Movimento 5 Stelle, così l’ex Mr. Spending review è tornato in panchina, ricavando comunque una grande visibilità mediatica. Il suo ingresso nell’esecutivo Draghi è dato per probabile: se non al Mef, c’è sempre lo Sviluppo economico come opportunità. Per quella poltrona è molto quotato, comunque, il manager Vittorio Colao, autore del piano di rilancio economico ignorato dal governo Conte 2. Colao ha anche chance di finire alle Infrastrutture e ai Trasporti.

Grande attenzione ruota intorno al prossimo ministro della Salute. Roberto Speranza spera addirittura nella riconferma, ma appare improbabile per ragioni di opportunità politiche. Per questo si stanno spalancando le porte a Ilaria Capua, ex parlamentare e volto mediatico nei mesi di pandemia, ma c’è chi guarda al capo Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, per dare continuità all’azione del dicastero. In alternativa c’è il nome di Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico. Enrico Giovannini, ex presidente dell’Istat e oggi numero uno dell’Asvis (Alleanza per lo sviluppo sostenibile), è il candidato principale al Ministero del Lavoro: per lui sarebbe un ritorno dopo l’esperienza nel governo Letta, dall’aprile 2013 al febbraio 2014. L’esperienza si interruppe a causa dell’arrivo di Matteo Renzi a Palazzo Chigi. Oggi, invece, Giovannini potrebbe beneficiare della mossa di Renzi. Per lui, tuttavia, circola l’idea di affidargli il Ministero dell’Ambiente, lasciando al Lavoro l’ex presidente dell’Inps, Tito Boeri.

Un’altra casella prestigiosa è quella della Farnesina: agli Affari esteri è attesa la promozione di Elisabetta Belloni. Da tempo si vocifera di una sua promozione dopo aver occupato il ruolo di segretario generale al Ministero. La concorrenza da battere è quella di Enzo Moavero Milanesi, che ha occupato il ruolo già nel governo gialloverde. Più plausibile, però, un approdo agli Affari europei, incarico ricoperto da Moavero Milanesi nei governi Monti e Letta. Al Viminale, invece, circola l’ipotesi di Marta Cartabia, l’ex presidente della Corte costituzionale descritta sempre più come una riserva della Repubblica. Un posto nel governo Draghi è dato quasi per certo, salvo ripensamenti. Difficile, invece, la conferma di Luciana Lamorgese all’Interno: in un governo che cerca voti da tutti, sarebbe uno sgarbo a Matteo Salvini, entrato spesso in polemica con la sua erede al Viminale.

Paola Severino è invece indicata come papabile ministra della Giustizia: sarebbe un altro ritorno, visto il ruolo occupato nell’esecutivo Monti. L’alternativa, al momento data più debole, è rappresentata dal giurista Sabino Cassese. Per la Pubblica amministrazione circola con insistenza il nome di Roberto Cingolani, direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. Il prossimo ministro dell’Istruzione potrebbe essere Patrizio Bianchi, docente dell’Università di Ferrara ed ex capo della task force del Ministero. Infine, un profilo meno noto, ma sicuramente vicino a Draghi, è il suo ex collaboratore alla Bce: Eugenio Sgriccia. Perfetto come sottosegretario alla presidenza del Consiglio.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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