Mugnano: “Mia figlia discriminata perché disabile”. Il bluff del tampone gratuito e la denuncia di una mamma di Marano

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Di seguito la lettera di una mamma di una ragazza disabile:

Gentile Direttore, nella giornata di martedì 15 dicembre la scuola di mia figlia ha organizzato un’iniziativa che permetteva a bambini, genitori, docenti e personale ATA di effettuare il tampone gratuito. Ebbene, mia figlia, che è una ragazza disabile e per tale motivo esercita la didattica in presenza, ha deciso di volersi sottoporre a questo tampone. Pertanto decido di informarmi sulla procedura e apprendo che il tampone andava effettuato presso l’ASL di Mugnano, compilando un modulo in loco; dopodiché dovevo inviarlo attraverso un’email all’Istituto di competenza. Arriva il fatidico martedì, mi faccio accompagnare da un amico all’ASL di Mugnano e, dopo l’odissea di smontare e rimontare la sedia a rotelle, giungo all’ufficio, ma mi è stato riferito che era stato tutto sospeso.

Nonostante cercassi di spiegare che mia figlia è una ragazza disabile e che ci teneva a sottoporsi al tampone a scopo cautelativo per la sicurezza sua e degli altri, la risposta che mi è stata data è la seguente ed è a dir poco sconvolgente: “Signora, fatela andare, tanto che può mai accadere!”. Di fronte a tale esclamazione, mia figlia è rimasta impietrita e guardandomi mi ha detto: “Mamma, perché vengo discriminata per il solo fatto di stare su di una sedia a rotelle? Perché non posso fare il tampone?”.

In quello stesso momento, decisi di chiamare la scuola, non volevo affrontare di nuovo l’odissea di smontare e rimontare la sedia a rotelle ed elemosinare un passaggio fino a Mugnano, ma il tentativo è stato vano, perché la Preside non c’era. Insisto, chiedo della vicepreside, ma non c’era nemmeno lei, per cui decido di chiedere ad una professoressa, ma costei era spaesata e non sapeva da dove iniziare per aiutarmi. Terminate le chiamate, siamo tornati a casa e mia figlia, provata dall’andamento della giornata che si era rilevata un bluff, ha deciso di effettuare il tampone privatamente, ma in questi casi deve essere il medico di base a prescriverlo ed in assenza di sintomi ciò non è consentito. Non sappiamo più come fare, ancora una volta la disabilità di mia figlia appare come un ostacolo verso quello che dovrebbe essere un suoi diritto. Grazie per lo spazio concessomi.

Lettera firmata da una mamma residente a Marano

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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