L‘Italia zona rossa a Natale” è una scelta incomprensibile e un compromesso che non porterà a nulla“.
La decisione è attesa per oggi, al margine del confronto con le Regioni. Tuttavia, le indiscrezioni trapelate da Palazzo Chigi negli ultimi giorni lasciano presagire uno scenario tutt’altro che roseo all’orizzonte. Il governo giallorosso potrebbe scegliere di inasprire le misure anti contagio al fine di arginare la diffusione del virus durante le festività natalizie. Due, a grandi linee, le ipotesi al vaglio dell’esecutivo. La prima, concerne l’eventualità di istituire una zona rossa nazionale con un’ulteriore stretta per la mobilità interregionale e la chiusura totale delle attività dal 24 dicembre al 6 gennaio; la seconda, invece, prevede la possibilità di “deroghe speciali” per gli spostamenti (visite ad anziani o parenti malati) nei giorni della ricorrenza religiosa. “Da quello che sto vedendo in queste ora manca la coerenza a livello decisionale – avverte Bassetti – I provvedimenti con i vari colori nelle regioni (rosse, arancioni e gialle) avevano un razionale scientifico basato sui 21 indicatori. E nel Dpcm si parlava di interventi a livello locale. Quest’ultima cosa è importante perché nel Paese ci sono aree di alcune regioni, penso al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia, che avrebbero bisogno di interventi restrittivi da subito e non nei festivi e prefestivi“.
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