“Natale in casa Cupiello”, il 22 dicembre su Rai 1: interpretato da Sergio Castellitto

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Andrà in onda su Rai 1 il 22 dicembre, “Natale a casa Cupiello”, il capolavoro di Eduardo De Filippo, che Edoardo De Angelis ha trasformato in un film per la tv bellissimo interpretato da Sergio Castellitto.  Non rimarrà un unico esperimento. Picomedia e RaiFiction realizzeranno anche le altre commedie di Eduardo, una collezione che arricchirà l’offerta del servizio pubblico.

“La sfida è nata alla Fiera del libro di Torino”, racconta il produttore Roberto Sessa “a un incontro un collega inglese ricordava il grande approccio della Bbc all’opera di Shakespeare. Chi è il nostro Shakespare? Proviamo con Eduardo. Abbiamo contattato la famiglia, Carolina Rosi, la moglie di Luca, e il figlio Tommaso. Una trattativa abbastanza lunga, abbiamo opzionato le 25 commedie di Eduardo, con l’ambizione di farne un paio l’anno. Abbiamo cominciato con Natale in casa Cupiello, per fare un regalo nei 120 anni della nascita del maestro, la prossima sarà Non ti pago, sempre con Sergio. Tutto semplice perché alla porta è arrivato De Angelis con Castellitto, grandissimo attore e sorprendente in un ruolo così napoletano”.

“Un attore-autore”, come lo definisce il regista “ha inserito battute recitando la sceneggiatura che ho scritto con Massimo Gaudioso. Eduardo ha costruito una lingua, i cultori si divertiranno a trovare le nuove battute di Castellitto attore autore che scrive mentre recita le parole. Le sue parole si potevano intrecciare con le note di Enzo Avitabile, che ha lavorato su un’idea di rarefazione per far emergere il testo”. Ha scritto la canzone bellissima che accompagna i titoli di coda.

Grande cast. Nel ruolo della moglie di Luca Cupiello, Concetta c’è Marina Confalone, il figlio Tommasino è interpretato da Adriano PantaleoTony Laudadio ha il ruolo dello zio Pasquale. Pina Turco è l’inquieta Ninuccia Cupiello, Antonio Milo è il marito Nicola, Alessio Lapice (Calogiuri in Imma Tataranni) il suo amato Vittorio. Andrea Renzi interpreta il medico. “Sono abbastanza umile e intelligente, non mi sono confrontato con Eduardo, lui è inarrivabile”, dice Castellitto “Luca Cupiello è un personaggio cechoviano, De Angelis mi ha preso per mano e ci ha accompagnato in questa gioielleria di emozioni. Il testo, nel mischio straordinario di comicità e dramma, è una sorta di percorso: non ho mai avuto paura di recitare questo personaggio, un vecchio che riesce a conservare l’innocenza del bambino e quindi anche dell’idiota. Ogni anno prende i pupazzi di terracotta e cerca di ricomporre i pezzi emotivi, i sentimenti e i risentimenti di questa famiglia che definiremmo disfunzionale. La moglie nel suo modo piccolo borghese cerca di nascondere la povertà e i conflitti sotto il tappeto.

“Abbiamo deciso di adattarlo nel 1950. Un anno emblematicamente sospeso tra la guerra e il benessere” dice De Angelis “Napoli è ancora ferita dalle bombe, nel dopoguerra s’intravedono i primi barlumi della nascita del ceto medio. Un anno sospeso tra distruzione e ricostruzione, che mi sembra assomigli molto al 2020. Eduardo mi appartiene come appartiene a tutta l’umanità, ha rappresentato il mondo così come oggi lo conosciamo, ha modificato il mio sguardo attraverso la definizione dei rapporti familiari, che si può applicare a tutto quello che è disgregato”. Pantaleo interpreta Tommasino: “Il presepe l’ho fatto con mio padre, poi con mio zio Carmine, andavamo insieme a comprare il sughero. È una tradizione che ho un po’ perso” racconta “ma quest’anno mi è tornata la voglia di farlo con mia figlia Margherita. L’importanza di questo ruolo per un attore giovane napoletano è fondamentale, è come recitare Romeo o Amleto, ti senti responsabilizzato. L’ho fatto in un’operazione meravigliosa, con un regista di cui ero fan, in un anno molto difficile, faticoso per tutti. È stato un dono: è venuto fuori un Tommasino che ha sfumature diverse, soprattutto nel rapporto padre-figlio”.

La Ninuccia di Pina Turco ha grande personalità. “Eduardo ha scritto Ninuccia, pensando a sua figlia Luisella, morta da piccola. Quando scriveva personaggi femminili pensava a come sarebbe stata lei, da grande. Ninuccia è una donna bellissima, fragile, ardita e contemporanea, divisa tra l’amore borghese e il sentimento romantico. Quando cade una maglia in una famiglia si porta dietro tutte le altre, il maestro De Filippo adorava raccontare l’universo familiare”.  “Abbiamo sentito la nostalgia di questa opera già dopo ogni ciak” aggiunge Castellitto. “Questo è un regalo per la mia famiglia, loro hanno adorato De Filippo. Era amato dal popolo colto e da quello più semplice. Per me sarà una festa particolare”.  Per la direttrice di RaiFiction Maria Pia Ammirati questo omaggio a De Filippo è “una sfida sul piano del linguaggio. De Angelis non solo conosce Napoli, ma ha dato prova di essere una delle voci più originali del cinema italiano. Poi ci sono le grandi interpretazioni di Sergio Castellitto e Marina Confalone. Rivisitare il teatro di Eduardo è un impegno dovuto, una memoria da custodire e rinnovare”.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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