Pestarono un albanese in una palestra di Marano, i carabinieri arrestano sei persone. Sono contigui al clan Orlando

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Pestarono un albanese all’interno di una palestra, i carabinieri arrestano sei persone. I militari dell’Arma della Compagnia di Marano, nell’ambito di un’indagine coordinata dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, hanno fatto luce su una vicenda che si sarebbe verificata due anni fa. Gli indagati sono tutti contigui al clan Orlando, da anni egemone sul territorio cittadino e nei comuni limitrofi.

L’albanese, accusato di aver picchiato l’ex compagna, poi divenuta compagna di uno degli arrestati, sarebbe stato invitato con un escamotage a recarsi in una palestra di proprietà di uno degli indagati. Ad attenderlo c’erano sei persone che lo avrebbero aggredito brutalmente con calci, pugni e testate. Non contenti dell’aggressione, lo avrebbero poi invitato ad allontanarsi dalla città. In manette sono finiti, nella serata di ieri, Carlo Gaetano Orlando (arresti domiciliari), Kamel Rahmani (nella foto al centro), un tunisino ritenuto il picchiatore del clan Orlando e titolare della palestra dove si sarebbero svolti i fatti, e Ciro Marra (arresti domiciliari), meglio noto come “Biscotto”. Nell’elenco dei destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare, convalidata dal gip di Napoli, figurano altri personaggi già noti alle cronache giudiziarie: Celestino De Fenza (nella foto), già detenuto per reati legati alle estorsioni e al traffico di stupefacenti, Pasquale Baiano, già detenuto, e Gianluca Troise (nella foto), anch’egli già in carcere perché accusato di estorsione aggravata.

La vittima, temendo ulteriori ritorsioni, non aveva denunciato i fatti, e per riacquistare la propria serenità e quella dei propri cari sarebbe stato costretto a versare una somma di denaro (“un regalo”) a uno degli arrestati. I sei indagati sono accusati (a vario titolo e con l’aggravante del metodo mafioso) di lesioni, violenza privata ed estorsione. Kamel Rahmani era stato sottoposto di recente alla misura del divieto di dimora a Napoli e Caserta anche nell’ambito di un’inchiesta sull’immigrazione clandestina. Un’inchiesta che vede coinvolti anche alcuni dipendenti del Comune di Marano.

 

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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