Da oggi l’Italia si spegne alle 18: ecco cosa si potrà e non si potrà fare

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Da oggi va in scena, fino al 24 novembre, un “semilockdown” che di fatto spegne metà del Paese dalle ore 18 in poi. Le nuove regole:

Prima di tutto il premier raccomanda – ma non vieta – di evitare gli spostamenti se non strettamente necessario. Così come chiede che gli inviti a casa di amici e conoscenti siano limitati e che si cerchi di non far entrare in casa persone esterne al nucleo familiare ristretto. Per le attività fuori casa possiamo pensare a una giornata divisa in due parti, ovvero prima e dopo le 18. Chi uscirà dopo questo orario, per tornare alla propria abitazione dovrà comunque rispettare l’eventuale coprifuoco imposto dalla propria Regione. Dopo l’orario in vigore si dovrà portare con sé una autocertificazione che possa comprovare le esigenze improrogabili che ci hanno costretti a uscire. Per esempio motivi di salute, lavoro o emergenze.

Per quanto riguarda la Lombardia, la Campania e la Sicilia, il coprifuoco è stato fissato dai governatori per le 23. Un’ora dopo, alle 24, per Lazio e Calabria.

Nella prima parte della giornata, quindi fino alle 18, potremo fare una vita più o meno normale (o almeno secondo la “normalità” imposta finora dal Covid). Gli studenti andranno regolarmente a scuola, fatta eccezione per quelli dei licei, per i quali è stata pensata una didattica a distanza del 75% e per quelli delle Regioni in cui le scuole sonogià chiuse (vedi Campania). Ci si potrà recare al lavoro, anche se sarebbe preferibile lo smart working. Jogging e attività motorie sono consentite all’aperto e nei circoli sportivi. Bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie saranno aperti e ci accoglieranno anche nei fine settimana e nei giorni festivi, purché non più di quattro persone per tavolo. Nei supermercati, nei negozi alimentari, nelle farmacie sarà consentito l’accesso. Negli esercizi commerciali potremo dedicarci allo shopping purché venga rispettato il distanziamento. Anche il parrucchiere e i centri estetici saranno pronti ad accoglierci. Una visita al museo sarà possibile solo a ingressi contingentati, proprio per evitare assembramenti. Nessuna modifica nemmeno per i mezzi pubblici, anche se – si legge – “è fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.
© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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