De Luca chiude le scuole, anche Conte lo contesta

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Nella notte, da Bruxelles, è arrivata la critica del premier Giuseppe Conte: “Chiudere così in blocco la scuola secondo me non è la migliore soluzione” ha detto al termine della prima giornata del Consiglio Europeo. “E’ una soluzione che sembra a portata di mano, molto facile, ma non è il segnale migliore dal punto di vista dei ragazzi. Ora – ha aggiunto Conte – permetteteci di interloquire: bisogna collaborare con le autorità territoriali, la nostra forza per affrontare questa prova della seconda ondata è collaborare, collaborare”. E’ vero che “le singole regioni possono adottare misure più restrittive. Dico semplicemente, con una prima valutazione, che chiudere subito in blocco tutte le scuole non è il miglior segnale“.

Oltre allo stop alla didattica in presenza, dovuto al “livello di contagio altissimo registrato anche nelle famiglie e derivante da contatti nel mondo scolastico”, l’ordinanza vieta “le feste, anche conseguenti a cerimonie, civili o religiose, in luoghi pubblici, aperti pubblico e privati, al chiuso o all’aperto, con invitati estranei al nucleo familiare convivente”.

Sono inoltre sospese le attività di circoli ludici e ricreativi si raccomanda agli enti e uffici competenti di differenziare gli orari di servizio giornaliero del personale in presenza. A tutti gli esercizi di ristorazione, inoltre, è fatto divieto di vendita con asporto dalle ore 21, mentre resta consentito il delivery senza limiti di orario.

La decisione del presidente della Regione Campania ha immediatamente suscitato la reazione della ministra per l’Istruzione Lucia Azzolina. “Gravissima e profondamente sbagliata” ha commentato a caldo la ministra che ha parlato di “inopportuno accanimento di De Luca contro le scuole: è stato l’ultimo a riaprirle e il primo a richiuderle. La scuola in questo momento è invece il luogo più sicuro per i nostri ragazzi, non solo per l’aspetto sanitario ma anche per altro. Proprio la Campania dovrebbe tenerle aperte”.

Per Azzolina è “inaccettabile lasciare gli studenti a casa di fronte ai numeri dei contagi bassi” in questo settore, e “poi di fronte alla priorità le scuole dovrebbero essere l’ultima cosa da chiudere”.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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