Ripartono le attività anche nell’ufficio del Giudice di Pace di Marano, ma il Comune – nonostante le nostre reiterate sollecitazioni – non ha ancora individuato una nuova soluzione per il trasferimento dei locali in altre strutture.
Come è noto (lo abbiamo scritto nei mesi scorsi) il Comune di Marano è soccombente in sede giudiziaria, avendo perso un ricorso intentato anni fa dai germani Cavallo, e deve quindi corrispondere agli stessi (per indebita occupazione di parte dell’immobile) un cospicuo indennizzo: centinaia di migliaia di euro perché l’ente comunale, in circa 13 anni, non ha mai formalizzato le pratiche di esproprio dei terreni su cui è realizzato (con fondi europei) la struttura che oggi ospita gli uffici giudiziari.
Ma non è tutto: il Comune ha perso anche il 76 per cento della proprietà, che ripetiamo fu realizzata con un cospicuo finanziamento regionale concesso per ampliare l’allora ufficio di collocamento, poi perso da Marano e dirottato a Giugliano per (ironia della sorte) mancanza di adeguate strutture.
L’ente guidato da Visconti, se persiste nella scelta di non trasferire gli uffici giudiziari, continuerà a pesare (pesantemente) sulle tasche dei contribuenti maranesi, che già si accollano parte delle spese di gestione e manutenzione e che d’ora in avanti devono provvedere (attraverso tasse e imposte) a indennizzare anche i germani Cavallo. La Corte dei Conti esiste ancora? E gli altri organi inquirenti? Tacciono, come sempre, i consiglieri comunali, che temono di essere impopolari con gli avvocati. La solita storia, insomma.
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