Covid Hospital, si allarga l’inchiesta: nel mirino i fedelissimi di De Luca

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Si allarga l’inchiesta della procura di Napoli sui Covid Center della Campania: il consigliere regionale della Campania Luca Cascone, un pretoriano del presidente Vincenzo De Luca, e il presidente della Soresa, la centrale per gli acquisti in sanità della Regione, Corrado Cuccurullo sono indagati nell’ambito di un’inchiesta della Procura sulla realizzazione delle strutture di Ponticelli (Napoli), Salerno e Caserta. Il fascicolo ipotizza la turbativa d’asta e nel mirino degli inquirenti c’è l’appalto da 18 milioni per la realizzazione dei centri modulari. Nell’inchiesta, risulta indagato, come era emerso già ieri, anche il manager dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva. Nei giorni scorsi i Carabinieri, su delega della Procura, hanno perquisito la casa e l’ufficio del manager e ipotizzano il reato di concorso in turbativa d’asta e frode in pubbliche forniture. Il cellulare del manager è stato sequestrato dagli investigatori. Sotto sequestro anche alcuni pc dell’unità di crisi istituita per gestire l’emergenza coronavirus.

I Covid Hospital campani, con moduli prefabbricati, hanno consentito di aver la disponibilità di 72 posti di terapia intensiva. Il bando era stato assegnato a Soresa con una procedura d’urgenza consentita dalla legge proprio a causa dell’emergenza. I lavori erano stati conferiti a una società di Padova, la Med, “Manufactorimg engineering & development srl” che avevano fatto arrivare in Campania i moduli.

“È un fatto inconfutabile – avevano detto nei giorni scorsi dicono Valeria Ciarambino, candidata del M5s alla presidenza della Regione Campania, e Vincenzo Viglione, consigliere regionale campano del M5S – che a quasi 4 mesi dal bando di gara che ne affidava alla società Med la costruzione in 18 giorni, gli ospedali modulari, due dei quali non sono mai entrati in funzione, siano serviti solo a far lievitare i consensi di De Luca, non certo a sopperire alle carenze di posti letto e strumentazioni negli ospedali pubblici della Campania. Basti pensare che quando a Mondragone è scoppiato un nuovo focolaio di contagio, i pazienti positivi sono stati portati nell’ospedale di Maddaloni perché il Covid center di Caserta, già diventato un monumento all’incuria e all’indifferenza, è inutilizzabile oltre che destinato a essere smantellato, in quanto edificato su terreni privati che la Regione non ha espropriato, ma solo requisito. Dunque, sarà tenuta a restituire l’area ai legittimi proprietari”.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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