Sarà Susy Santopaolo (nella foto), figlia di un noto esercente di Marano, a subentrare in consiglio comunale in quota Pd nel caso in cui fosse ufficializzata – così come paventato da più parti – la nomina in giunta di Davide Di Luccio. A Di Luccio, avvocato, toccherebbe il bilancio e altre deleghe, tra cui patrimonio, beni confiscati (Di Luccio sarebbe in quel caso in palese conflitto di interesse) e forse personale.
La prima cosa che salta all’occhio dando uno sguardo alla neo giunta, preparata a tavolino tra poche persone nei giorni scorsi e annunciata oggi con tanto di assegnazione delle deleghe ma ancor prima che il direttivo del Pd si pronunciasse sull’accordo, è l’assoluta non competenza specifica di alcuni assessori.
Avevamo un assessore al Bilancio, Nobler, che era comunque un addetto ai lavori e non un parvenu della materia come Di Luccio. Confermata all’igiene urbana, senza alcuna competenza specifica, anche l’assessore De Nigris. Il culmine è stato raggiunto con la Carneade Francesca Sabia, sponsorizzata da Villaricca, laureata in giurisprudenza, a cui vengono affidati fondi sovracomunali, parcheggi, sport, comunicazione e svariate altre deleghe senza che la stessa abbia uno straccio di curriculum atto a giustificare tali assegnazioni.
Avevamo D’Alterio, non vicesindaco, e oggi ce lo ritroviamo vicesindaco e per giunta con la delega alle manutenzioni idriche e fognarie. Gli addetti ai lavori potranno capire perfettamente di cosa stiamo parlando. Una sola nota positiva, almeno sulla carta: Discetti, assessore in quota lista Visconti, al posto dell’oggetto misterioso Scatola, abbandonato dal sindaco dopo soli 7 mesi di lavoro.
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