Rifiuti Marano, dipendente Tekra licenziato. Cgil: “Il sindaco faccia sentire la propria voce. Il provvedimento è sproporzionato””

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Sigle sindacali sul piede di guerra dopo il licenziamento di una dipendente in forza alla ditta Tekra, che a Marano da anni gestisce il servizio per la raccolta dei rifiuti solidi urbani. L’impiegata, che da oltre vent’anni lavora sul cantiere di Marano, è stata licenziata al termine di un procedimento disciplinare. Per la Cgil si tratta di un “provvedimento sproporzionato e ingiusto”. Il segretario della Funzione Pubblica della sigla sindacale, Maria Manocchio, in una nota inviata al sindaco Rodolfo Visconti, scrive: “La dipendente è stata messa dalla mattina alla sera in mezzo a una strada. Una donna, una lavoratrice, una madre sostegno di quel necessario reddito familiare che all’improvviso viene a mancare. Il licenziamento – aggiunge – è frutto di un provvedimento disciplinare, che ha fatto seguito ad una contestazione di addebito per il quale sono stati utilizzati metodi poco ortodossi, con l’invasione nella sfera privata della lavoratrice e la lesione della dignità come persona e come donna”.

Ora la Cgil chiede l’immediato intervento del primo cittadino, che dovrebbe insomma fare da tramite con l’azienda con sede ad Angri e indurla a rivedere la propria posizione. Il Comune, almeno al momento, non ha ritenuto di dover mettere bocca in una vicenda che non sembra di facile lettura. La dipendente, secondo il racconto di alcuni suoi colleghi e di altri sindacalisti, sarebbe stata oggetto anche di un’attività di investigazione privata. La donna sarebbe stata “pizzicata” e ripresa in strada mentre era ufficialmente in malattia: questa la motivazione che avrebbe fatto scattare il licenziamento. A nulla sono valse le controdeduzioni della dipendente che, secondo i responsabili del sindacato, si stava curando perché in preda a uno stato ansioso-depressivo, “dovuto – recita la nota della Cgil – a un precedente demansionamento professionale e a una serie di atteggiamenti vessatori compiuti nei suoi confronti”. Cgil e altre sigle sindacali, oltre a sollecitare un intervento deciso del sindaco, preannunciano iniziative di protesta per tutelare la lavoratrice.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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