Omicidio Candela, condannati all’ergastolo Polverino e Simioli

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Giuseppe Polverino, meglio noto come ‘o Barone, e Giuseppe Simioli, alias ‘o Petruocelo, sono stati condannati entrambi all’ergastolo per l’omicidio di Giuseppe Candela, per tutti “Peppe 13 anni”, assassinato a Marano, in pieno centro, nel luglio del 2009. Il dispositivo è stato letto poco fa dai giudici della Corte d’assise d’appello di Napoli. Candela, ritenuto affiliato al clan, fu freddato al corso Umberto di Marano nell’ambito di un’epurazione interna alla fazione criminale un tempo egemone a Marano, Quarto e Calvizzano. Polverino e Simioli sono rispettivamente il numero uno e il numero due del clan. Entrambi sono già detenuti per altri reati e sono ritenuti mandante ed esecutore materiale del delitto. Determinanti, ai fini delle risultanze investigative, si sono rivelate le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Roberto Perrone. Il pentito ha riferito in aula che “Candela fu ammazzato perché ebbe forti dissidi con i vertici del clan, in particolare con Simioli”. Il suo omicidio fu pianificato in Spagna, durante il periodo di latitanza del “Barone”.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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