Marano, ancora ritardi per la riapertura del mercato. E poi il Puc, il Pip, il cimitero, le indagini, i rifiuti, gli sgomberi. Di Pace è ormai assediato

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Lo avevamo scritto in tempi non sospetti che la riapertura del mercato ortofrutticolo sarebbe slittata all’inizio del prossimo anno, ma ora i tempi, con il comune che dovrà attendere almeno altri 4 mesi per avere i fondi dalla Città Metropolitana per la messa in sicurezza della struttura, potrebbero allungarsi e di molto. Al momento i concessionari, quelli ritenuti idonei dall’ultima selezione, non hanno nemmeno firmato le relative convenzioni.

Dall’ufficio tecnico ostentano la consueta tranquillità, ma è evidente che la situazione è insostenibile. Non solo per il mercato, ma anche per la questione fondi (tra cui i Pics), il cimitero, la raccolta dell’umido, il Puc, il Pip e tanto, tanto altro.

Non c’è personale e quei pochi geometri in servizio devono occuparsi dell’ordinario, degli sgomberi, delle verifiche in via Corree di Sotto, dei beni confiscati, delle perdite idriche, senza contare la arcinota storia del condono edilizio, grazie al quale l’ente cittadino potrebbe incamerare almeno 8-9 milioni di euro. Tutto è fermo e Di Pace, orfano pure di Taglialatela, non può fare miracoli. Sarebbe il caso che anche lui assumesse drastiche decisioni, altrimenti (volente o nolente) tutto ricadrà su di lui.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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