Consip, no all’archiviazione per Tiziano Renzi e Lotti, processo a ottobre

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Il gip di Roma ha respinto la richiesta di archiviazione, nell’ambito dell’inchiesta Consip, per Tiziano Renzi, padre dell’ex presidente del consiglio per l’accusa di traffico di influenze illecite. Il giudice Gaspare Sturzo ha fissato la camera di consiglio per il prossimo 14 ottobre. La Procura capitolina aveva sollecitato l’archiviazione il 25 ottobre scorso.

La decisione del giudice

Oltre alla posizione di Renzi senior, il giudice ha detto «no» anche ad altri nove indagati (per alcuni dei quali la procura ha già chiesto il rinvio a giudizio per altre fattispecie) nei confronti dei quali i pm di piazzale Clodio avevano chiesto di archiviare singoli capi di imputazione. Tra loro l’ex ministro dello Sport Luca Lotti (rivelazione del segreto d’ufficio), il generale dell’Arma in Toscana, Emanuele Saltalamacchia (rivelazione del segreto d’ufficio), l’imprenditore Carlo Russo (turbativa d’asta). Respinta la richiesta di archiviazione anche per l’imprenditore Alfredo Romeo (corruzione e turbativa d’asta) e per l’ex parlamentare del Pdl Italo Bocchino (corruzione e turbativa d’asta), l’allora ad di Grandi stazioni Silvio Gizzi (turbativa d’asta), l’ex ad di Consip Domenico Casalino (turbativa d’asta) e il dirigente Francesco Licci (turbativa d’asta).

Il commento di Renzi su Facebook

«Non provo più nemmeno rabbia o dolore. So di non aver commesso alcun traffico di influenze. E so che questo infinito processo mediatico prima o poi sarà smontato pezzetto dopo pezzetto. Ci vorranno anni, ne sono consapevole. Sono innocente come del resto avevano riconosciuto anche i pm di Roma chiedendo l’archiviazione» è stato il commento di Tiziano Renzi in un post su Facebook.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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