Marano, un mistero chiamato Pip. Il comune ha rescisso da tempo la convenzione con i Cesaro. Ma l’area non è mai stata acquisita. Ecco cosa bolle in pentola

0
1.910 Visite

Un mistero chiamato Pip. Sul futuro del polo industriale di via Migliaccio, finito nel mirino della Procura di Napoli, ancora oggi parzialmente sequestrato e al centro di un processo che si celebra a Napoli nord, si addensano ancora molte nubi. Il Comune di Marano, per inadempienza contrattuale, ha rescisso il contratto con la Iniziative industriale di Sant’Antimo, società di scopo della famiglia Cesaro.

Sono passati, da allora, almeno 9-10 mesi, ma ad oggi l’ente maranese non è ancora entrato in possesso degli spazi e capannoni che, in teoria, avrebbe già acquisito.

Qual è la ragione di questo rallentamento? L’amministrazione comunale, prima di agire, vuole confrontarsi con la Procura di Napoli e chiedere che venga dissequestrata (formalmente) l’area di ingresso al Pip, oggi transitata da tutti per effetto di una deroga concessa proprio dai magistrati.

L’interlocuzione tra le parti, tuttavia, sembra procedere a rilento. L’autorità giudiziaria ha chiesto all’ente cittadino di confrontarsi soprattutto con l’amministratore giudiziario dell’azienda di Sant’Antimo, Bruno Rossi, che ha contestato – anche in sede di Tar – la scelta adottata a suo tempo (rescissione unilaterale della convenzione) dai commissari di Marano.

Quali sono i timori? In primis che le banche possano, una volta passata la palla definitivamente al Comune, “aggredire” fin da subito i titolari dei capannoni esposti per milioni di euro con gli istituti di credito per effetto delle cambiali firmate a suo tempo con i Cesaro. Il Comune di Marano, dal canto suo, riteneva di poter predisporre un piano (finora mai abbozzato) per impedire tutto ciò. L’obiettivo sarebbe quello di acquisire i capannoni invenduti e consentire, a prezzi più vantaggiosi rispetto al passato, agli imprenditori interessati di poter usufruire degli stand.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
  • Fascinated
  • Happy
  • Sad
  • Angry
  • Bored
  • Afraid

Commenti