Marano, oggi si torna in aula: l’ennesimo Consiglio con solo due spunti degni di interesse. Mancheranno Albano e Passariello

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Consiglio
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Nuova seduta consiliare a Marano. Oggi si torna in aula con l’opposizione che dovrà fare i conti con i forfait dei consiglieri Passariello e Albano, costretti ai box per motivi personali. Opposizione monca, insomma. Per la minoranza, esclusi Bertini e Fanelli (mai veramente attivi contro la giunta Visconti), saranno presenti Giaccio, Abbatiello, Pezzella, Monti e Moio. Molte le cose “tecniche” in programma, qualcuna del tutto inutile (come spesso accade), ma in discussione ci saranno anche due mozioni di indirizzo da non sottovalutare. La prima firmataria è la consigliera Teresa Giaccio, esponente di Fratelli d’Italia, all’opposizione della giunta Visconti

Una delle due mozioni prevede l’abolizione (a nostro avviso giusta) dell’ufficio avvocatura del comune, già da mesi sprovvisto di figure apicali per l’addio (è in servizio al municipio di Roma) dell’avvocato Tiziana Di Grezia.

Inutile spendere soldi pubblici, soldi dei contribuenti, per un funzionario e un intero apparato, non sempre efficientissimo (e lo dimostrano le tantissime cause perse dal Comune), quando con due o tre consulenti esterni, come avviene oggi, si possono ottenere consistenti risparmi e, per molti versi, anche una migliore qualità delle prestazioni professionali.

L’altra mozione attiene all’abolizione delle dirigenze comunali. La questione, in questo caso, è più dibattuta e complessa: la spesa per i singoli dirigenti (oggi in realtà al comune ve ne è solo uno, l’ingegnere Di Pace) ammonta – tra indennità e contributi, con tutte le figure in organico al completo – a circa 400 mila euro. Un comune in dissesto, in teoria, non potrebbe permetterseli, ma il problema è che oggi a Marano mancano figure di secondo livello, ovvero funzionari (categoria D) che possano in pratica svolgere i compiti dei dirigenti e con costi a carico del municipio decisamente inferiori. Tra qualche mese, sul fronte interno, si registrerò l’addio definitivo del dirigente De Biase, che usufruirà della cosiddetta quota 100. Quanto all’area economico-finanziaria, anch’essa priva di figura di vertici, da qualche mese si tira avanti a suon di interim affidati ai segretari generali.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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