Marano, la targa svelata stamani: qualcuno ha storto il naso. “Nessun riferimento agli ebrei e ai campi di sterminio, ma una generica citazione alle vittime dei nazi-fascisti”

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La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere. Questo è ciò che dice la Costituzione Italiana.

A Marano stamani, invece, è stata svelata una targa in senso lato, non con un particolare riferimento ai campi di sterminio e agli ebrei, ma in ricordo “degli uomini e donne vittime dei fascisti e dei nazisti sul territorio di Marano”. Una citazione che ha fatto storcere il naso a qualcuno dei presenti in piazza.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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