Antonino Santoro, giudice per le indagini preliminari del tribunale Napoli nord, ha disposto la definitiva archiviazione delle querele per diffamazione sottoscritte dall’ex sindaco Mauro Bertini nei confronti di Fernando Bocchetti, direttore responsabile di Terranostranews.

Il gip ha dunque avallato il procedimento di archiviazione, già formulato in precedenza dal pm Borriello (l’archiviazione fu oggetto di opposizione da parte dei legali di Bertini) e, entrando nel merito degli articoli contestati, si è così pronunciato:

“Venendo al caso di specie – scrive il gip Santoro – sembra di poter condividere l’opinione del pm in relazione alla irrilevanza penale degli articoli oggetto del presente procedimento.

Vale a dire: quello del 5 febbraio del 2017, in quanto trattasi di dichiarazioni ascrivibili a Giuseppe Spinosa (intervistato da Bocchetti, ndr);

quello del 6 febbraio del 2017, in quanto in relazione alla vendita di Palazzo Merolla l’indagato ha riportato l’iter procedurale esprimendo critiche che non sembrano del tutto infondate e riguardo alle opere pubbliche volte a favorire i clan territoriali;

quello del 13 febbraio del 2017, in cui Bocchetti riporta gli atti della commissione d’accesso che nel 2004 propose lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche;

quello del 14 febbraio del 2017, in cui lo stesso manifesta la sua assenza di timori per le eventuali querele del Bertini.

Vi è da aggiungere – scrive ancora il giudice – che Bocchetti si occupa da tempo dell’amministrazione comunale di Marano e ha concentrato le sue attenzioni non solo sul sindaco Bertini, che ha a lungo governato il comune.

Rigetta l’opposizione (dei legali di Bertini, ndr) e dispone l’archiviazione del procedimento”.

Sarà interessante capire ora se qualcuno, in primis qualche sviolinatore di professione e qualche sostenitore dell’ex primo cittadino, che a suo tempo diede tanta enfasi alla notizie delle querele presentate da Bertini (per dovere di cronaca e di coscienza) darà conto dell’avvenuta archiviazione delle accuse. Senza contare che lo stesso ex sindaco, in occasione del suo primo comizio elettorale, ebbe a dire in piazza della Pace, davanti a decine di persone, che “Bocchetti era rinviato a giudizio per tali articoli”.

Quel che è certo, intanto, è che ciò che ha scritto il direttore Bocchetti in questi anni non ha alcuna rilevanza penale. Anzi, i giudici del tribunale Napoli Nord ritengono che alcune osservazioni e critiche (in relazione a certi appalti, palazzo Merolla su tutti) appaiono pertinenti e fondate.

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