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Nel covo di Antonio Orlando, ubicato a Mugnano, c’era tutti i comfort: una doccia solare, una sauna, un tapis roulant per tenersi in forma. E ancora: una botola in cui nascondersi, da azionare dall’esterno, e diverse bottiglie di vino pregiato. Il latitante, 60 anni, cresciuto criminalmente all’ombra del clan Nuvoletta, era diventato un fantasma. Sulle sue tracce i carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, che da giorni lo braccavano. Ieri sera la decisione di irrompere nell’appartamento di Mugnano, intestato a una donna. Antonio Orlando, prima di farsi arrestare, ha dato fuoco ad alcuni documenti, verosimilmente anche alcuni pizzini con cui comunicava all’esterno.
© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews