Elezioni a Marano, intervista al candidato Visconti: “Sono l’uomo del fare e ho già le idee chiare sulla squadra di governo. Potrei recuperare Stanzione”

0
1.163 Visite

Rodolfo Visconti, 46 anni, dipendente Inps, sposato e padre di due bambine, è il candidato sindaco del Pd e di altre due liste, Rodolfo Visconti sindaco e Agorà. Lo abbiamo incontrato stamani, accompagnato dall’amico di sempre Paolo D’Alterio (nella foto), a otto giorni dall’apertura dei seggi che decreteranno il nome del futuro sindaco della città.

Partiamo dagli ultimi eventi: le scritte e gli striscioni denigratori apparsi ieri in alcuni punti della città. Che idea si è fatto?

“A parte l’episodio di ieri, grave e da condannare con fermezza, la campagna elettorale si è svolta e si sta svolgendo in un clima di non particolare animosità. Credo si sia trattato di un episodio isolato, ma è giusto che le forze dell’ordine e l’autorità giudiziaria svolgano le indagini del caso per capire cosa è realmente accaduto e quale fosse la finalità”.

Marano è un comune reduce da uno scioglimento per camorra e, pertanto, i riflettori sono decisamente accesi, anche e soprattutto per quel che concerne i candidati sindaco e le liste degli aspiranti consiglieri. Lei, come gli altri, è in qualche modo il garante dei suoi candidati. Ne è conscio?

“Io credo di avere all’interno delle mie liste persone perbene e tutte animate da buoni propositi. Detto questo, è evidente che non posso prevedere ciò che accadrà in futuro e se qualcuno ha intenzioni, allo stato a me sconosciute, di mettere in atto azioni non in linea con i principi della legalità. Quello che posso dire è che gli eletti sono espressione degli elettori. Chi si reca alle urne, conosce i candidati. Ne conosce pregi e difetti. Al di là di questi aspetti, devo dirle che sto registrando grande entusiasmo intorno alla mia candidatura. Io sono l’uomo del fare, ma anche l’uomo dell’ascolto. Stiamo andando casa per casa per chiedere il voto e, se dovessi essere chiamato a ricoprire il ruolo di sindaco, ascolterò tutti, vaglierò con cura tutte le proposte”.

Ascolterà tutti, quindi anche l’opposizione? E’ già un’ipotetica apertura verso qualcuno?

“Niente di specifico, sia chiaro, ma ascolterò con attenzione tutto ciò che proverrà anche dai banchi dell’opposizione”.

Una riflessione di carattere politico. E’ sicuro che il Pd, il suo partito, sia oggi un valore aggiunto per lei?

“Il Pd nasce dalla fusione di due grandi partiti e due grandi tradizioni: quella democristiana e quella comunista. Il Pd è una risorsa e lo è anche il fatto di potermi interfacciare, se dovessi vincere, con un governatore espressione del mio partito. Sarebbe un bel vantaggio per il Comune di Marano. Ho avuto modo di ripetere, a più riprese, che non sono un uomo di correnti, ma un uomo di partito nel senso più ampio e bello del termine”.

Diverse persone accostano il suo modo di fare, di proporsi all’elettorato, a quello dell’ex sindaco Mario Cavallo. L’ex sindaco era molto amato dalle persone, ma non riuscì ad incidere sul fronte amministrativo. La sua esperienza fu molto negativa.

“Non le nascondo che si tratta di un paragone, almeno per quel che concerne l’aspetto umano, che non mi dispiace. Mi piace dedicarmi alla gente, sono una persona del fare e anche un uomo del popolo. Sotto questo aspetto il paragone con Cavallo è calzante”.

I primi provvedimenti che adotterà se dovesse vincere le elezioni. Ha già in mente qualcosa?

“Forse non sono originalissimo, ma credo occorra partire dalla macchina comunale. Io cercherò di motivare tutti, farò un appello alle coscienza di tutti i dipendenti: dobbiamo remare tutti dalla stessa parte. E’ chiaro che se ci sarà da spostare o modificare qualche situazione, per il bene dell’Ente non esiterò a farlo. Per il resto, compatibilmente con le esigenze amministrative e di bilancio, cercherò di venire incontro alle persone, quelle in reali difficoltà economiche, proponendo un allungamento dei tempi di pagamento dei tributi. Altro aspetto che mi preme sottolineare è il recupero di alcune piazzette, che potrebbero essere gestite da privati – previa emissione di un bando – a cui affidare la manutenzione delle stesse. Poi la mensa per gli indigenti, le due navette che dovranno collegare la città alla metro di Chiaiano e tante piccole, grandi cose, come la pulizia delle caditoie, che possono sembrare ordinarie o minimali ma che in realtà non lo sono. Marano necessita di cura e attenzione per ciò che attiene all’ordinaria amministrazione”.

Il Pd è compatto? Fino a qualche settimana fa, non è affatto un mistero, qualcuno voleva sostituirla con Stefano Stanzione. In che rapporti siete? Potrebbe tornare utile per la sua giunta?  

“Il Pd è compatto come non mai. Quanto a Stanzione, il discorso che qualcuno aveva fatto aveva anche una sua logica. La gente, però, si riconosce maggiormente nel sottoscritto. Quanto a Stefano, non escludo di poter fare con lui un ragionamento sulla falsariga di quello indicato da lei”.

Ha già un’idea di come sarà la sua squadra di governo?

“Per grandi linee mi è già tutto chiaro. Mi avvarrò del supporto di persone preparate, ma soprattutto di conoscitori del territorio, inteso in senso lato, come hinterland flegreo-giuglianese. Ho le idee chiare su come sarà l’esecutivo ma anche per la presidenza del Consiglio comunale”.

Questa sarà la sua prima e ultima candidatura?  

“Assolutamente sì. E’ un’opportunità per tutti, non ci saranno altre possibilità, almeno per quel che concerne la mia persona. Sono una persona umile e sono pronto a mettermi in discussione. So che per cambiare le cose, per imprimere una svolta a questa città, occorre il contributo di tutti. C’è bisogno di legalità, di sistemare ciò che c’è da sistemare, ad esempio l’area Pip e il mercato ortofrutticolo, sempre con l’obiettivo finale di salvaguardare la forza lavoro, ma c’è bisogno soprattutto di una rivoluzione culturale, una rivoluzione delle coscienze”.

Chi arriverà in ballottaggio? Chi mette in pole?

“Diciamo che ho il 25 per cento di possibilità, la stessa percentuale che attribuisco ad Albano, Pezzella e Bertini”.

Quanto l’è costata la campagna elettorale?

“Personalmente non andrò oltre i 2500 euro”.

 

 

 

 

 

 

 

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
  • Fascinated
  • Happy
  • Sad
  • Angry
  • Bored
  • Afraid

Commenti