Migranti, Conte le canta a Macron e Merkel: «Chi sbarca in Italia, sbarca in Europa»

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Non vanno tutte portate in centri italiani le persone soccorse in acque Sar (Search and Rescue). È questo il senso del sesto punto della proposta italiana portata al vertice a Bruxelles. «Responsabilità comune tra Stati membri su naufraghi in mare. Superare il concetto di attraversamento illegale per le persone soccorse in mare e portate a terra a seguito di Sar. Scindere tra porto sicuro di sbarco e Stato competente ad esaminare richieste di asilo. L’obbligo di salvataggio non può diventare obbligo di processare domande per conto di tutti», si legge nella bozza italiana sui migranti, che si basa su «6 premesse e 10 obiettivi ed è mirata a proporre una puntuale politica di gestione dei flussi migratori efficace e sostenibile». Il premier Giuseppe Conte, nell’anticipare i punti chiave della proposta, ha ribadito anche il suo «no» alla proposta franco-spagnola, in particolare agli hotspot nei Paesi europei. Secondo quanto riferiscono fonti del Governo, Conte ha sottolineato con forza che i Paesi di primo approdo come Italia, Grecia e Spagna non possono diventare il campo profughi d’Europa. «La proposta italiana mira a superare completamente il regolamento di Dublino perché crediamo sia basato su una logica emergenziale mentre noi vogliamo affrontare il problema in modo strutturale», ha aggiunto, sottolineando come si debba «superare completamente regolamento di Dublino».

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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