Al Comune di Marano c’è un intoccabile. Non sono bastate le denunce mediatiche e le tante anomalie. Nessuno interviene. La legalità talvolta è un optional

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Lo abbiamo capito da tempo e assieme a noi lo hanno capito tanti nostri lettori. Al Comune di Marano c’è un intoccabile, uno che decide quasi tutto, o meglio decide spesso di non decidere e quando lo fa spesso sbaglia. Sì, un dipendente che è entrato – come si suol dire – “e sicc e se mis e chiatt”.

Entrato al Comune per eseguire alcune specifiche mansioni (lo prevedeva il bando di gara) si occupa invece di molto altro. E’ una forzatura procedurale? Sono stati presi in giro coloro che avrebbero potuto partecipare allo stesso concorso e non lo hanno fatto? Il quesito è stato posto tante volte, ma mai è arrivata una risposta certa, chiara, definitiva. Si limitano a dire che il suddetto dipendente non percepisce compensi superiori a quelli già pattuiti. E che c’entra tutto ciò? Il nostro riferimento è a ben altro.

Il soggetto in questione ha autorizzato l’installazione di un gazebo (che di rimovibile ha ben poco) in una zona vincolata del piano regolatore. Abbiamo prodotto atti che certificano che quanto meno bisognava interpellare la commissione paesaggistica del Comune, trattandosi di zona soggetta a determinati vincoli. Ma niente da fare. Interrogato il morto (il Comune), il morto non rispose. E a non rispondere sembrano essere anche altri.

E’ stata autorizzata la ripresa di alcuni lavori al cimitero (nuova ala), ma ad oggi non risulta che il Comune abbia prodotto la delibera che sancisca l’agognata variante progettuale, quella attesa da almeno 4 anni. Ovviamente nessuno si interroga sulla liceità delle procedure.

Il dipendente assicurò, in pubblico, che sarebbero stati eseguiti (a marzo) lavori per il restyling del manto stradale di San Rocco e via Del Mare. Lavori non eseguiti. Ma per i vertici dell’ente è tutto normale.

Il soggetto in questione, molti mesi fa, prese visione di alcuni immobili che si presume essere abusivi. Aveva promesso verifiche e controlli, ma ad oggi nulla è stato ufficialmente fatto.

Fu autorizzata, sempre qualche mese fa, la sepoltura di un defunto in un’ala cimiteriale non adibita alla tumulazione delle salme. Procedura vietata dalla legge, eppure nessuno si è mosso.

In ufficio di via Nuvoletta, strategico per l’ente, si aggirano da sempre personaggi non autorizzati, anche nei giorni di non ricevimento. Il “nostro” super dipendente, però, non se ne accorge e allontana solo i giornalisti a lui non graditi. E anche su questo silenzio assoluto.

Silenzio poi sul fatto che non si sia accorto, in qualità di responsabile di un settore, che la ditta dei rifiuti (qualche mese fa) sversava illegalmente nell’allora chiusa al pubblico isola ecologica. Intervennero i carabinieri, ci fu un sequestro parziale, ma il “nostro” – che in qualità di responsabile avrebbe quanto meno dovuto vigilare – non è stato minimamente toccato.

Chissà qual è il motivo per cui tutto ciò può accadere in un comune commissariato per camorra. Eppure sono stati adottati diversi procedimenti disciplinari in questi mesi contro altri dipendenti, ma il “nostro”, l’unto del Signore, se la cava sempre.

Da otto mesi, infine, sono itinere procedure (otto mesi) per chiudere due strutture commerciali abusive o non adibite alla vendita. Fatti certificati anche dai sovraordinati dell’ente e dai vertici dell’amministrazione, ma tutto procede con estrema lentezza.

Chissà perché il soggetto in questione ha tanto margine di manovra, talvolta ben oltre il consentito da norme e regolamenti. Chissà. Noi un’opinione ce l’abbiamo, ma siccome non ci fidiamo del contesto, preferiamo tenercela per noi e spiegarla eventualmente a chi ha veramente a cuore il concetto di legalità.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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