Indetto lo stato di agitazione dei circa 9mila dipendenti Sma-Simply, la catena di supermercati del gruppo Auchan presente in Italia con oltre 200 punti vendita. L’iniziativa è stata decisa dai sindacati di categoria Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil e Uiltucs-Uil, a pochi mesi dalla sottoscrizione dell’accordo di proroga del contratto integrativo fino al 31 dicembre 2018.
Alla base della protesta, viene spiegato, l’atteggiamento «ambiguo» di Sma-Simply al livello territoriale, dove i sindacati denunciano il mancato coinvolgimento delle rappresentanze sindacali territoriali «nella ricerca di soluzioni ai problemi legati ad un persistente problema di vendite», mentre «il tanto esaltato nuovo piano commerciale sta registrando significative battute di arresto». Anche «l’improvvisa chiusura di due importanti punti vendita a Napoli e Catania, – prosegue il comunicato unitario – non fa che accrescere la preoccupazione per il futuro di tutto il perimetro di Auchan retail Italia».
È «urgente chiarire le reali intenzioni della multinazionale francese della grande distribuzione organizzata nel nostro Paese che complessivamente nei canali iper e super occupa circa 19mila addetti», dichiara il segretario nazionale della Fisascat, Mirco Ceotto, aggiungendo che «al livello territoriale è necessario ripristinare il confronto decentrato per individuare soluzioni adeguate alla battuta di arresto e a livello nazionale sarà necessario affrontare l’attuale scenario. Il nostro obiettivo – conclude – rimane la salvaguardia dei livelli occupazionali e il mantenimento del perimetro aziendale».
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