I consigli del commercialista. Rottamazione bis, notificate 300 mila lettere per cartelle di pagamento

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Ad uso dei lettori proponiamo una breve sintesi degli aspetti più importanti della cosiddetta”rottamazione bis”, con riferimento alle tantissime comunicazioni che tanti contribuenti si sono visti recapitare fino al 31 marzo scorso e inoltre verranno indicate tutte le date e le scadenze utili per non perdere l’opportunità di estinguere in maniera agevolata eventuali debiti con il fisco.

Sono arrivate le oltre  300mila lettere partite da agenzia delle Entrate-Riscossione (Ader) e dirette ai contribuenti potenzialmente interessati alla seconda edizione della definizione agevolazione. In particolare si tratta dei carichi che gli enti creditori hanno affidato al concessionario della riscossione dal 1° gennaio al 30 settembre 2017 per i quali non risulta ancora notificata la cartella o l’avviso. Quindi il contribuente potrebbe essere del tutto all’oscuro sul fatto di avere un carico pendente. Da qui le segnalazioni recapitate tramite posta ordinaria, per le quali il decreto fiscale collegato alla manovra 2018 ha previsto come termine di invio il 31 marzo.

Nel contenuto delle comunicazioni c’è una novità fondamentale rispetto a quelle molto più “sintetiche” inviate lo scorso anno in occasione della prima rottamazione. Nel prospetto contenuto nel documento  sono indicati gli estremi del numero della cartella o dell’avviso esecutivo con cui poter identificare l’atto di riscossione, l’ente creditore che ha affidato il carico e l’ammontare del debito affidato. Ma l’aspetto probabilmente più importante è rappresentato dal “preconto” in caso di successiva decisione di aderire alla rottamazione: sono, infatti, indicati il debito che potrebbe essere oggetto di definizione agevolata, l’importo da pagare e il debito che, invece, resterebbe escluso perché non “rientra” tra i presupposti previsti dalla normativa di riferimento. Quindi i contribuenti possono già sapere quanto si dovrebbe pagare in termini complessivi per chiudere i conti, risparmiando su sanzioni e interessi di mora . La lettera in sé non ha alcun effetto vincolante e, come viene riportato in nota, l’importo definitivo da pagare a titolo di definizione agevolata verrà comunicato da Ader solo a chi presenterà la dichiarazione di adesione alla definizione agevolata. Domanda che si può presentare online (direttamente dal sito di Ader sia senza registrazione sia per con accesso all’area riservata), agli sportelli o attraverso Caf o intermediario abilitato.

Ad uso dei lettori proponiamo una breve sintesi degli aspetti più importanti della cosiddetta”rottamazione bis” e inoltre verranno indicate tutte le date e le scadenze utili per non perdere l’opportunità di estinguere in maniera agevolata eventuali debiti con il fisco.

La riapertura delle definizioni per gli affidamenti ante 2017

L’articolo 1, del decreto legge 148/2017, ha riaperto i termini per chiedere la definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione entro la fine del 2016. Questo tuttavia vale solo per due specifiche ipotesi: con riferimento ai carichi per i quali non è stata presentata domanda di definizione, entro il 21 aprile 2017;

con riferimento ai carichi per i quali è stata rigettata la precedente domanda di definizione, sulla scorta dell’unica motivazione ammessa rappresentata dal mancato pagamento delle rate scadute a fine 2016.

Nei riguardi di entrambe le fattispecie sopra descritte trova conferma la regola fissata nell’articolo 6 del decreto legge 193/2016, secondo cui per poter accedere alla definizione agevolata è necessario rimuovere le morosità maturate a fine 2016, con riguardo a piani di rientro esistenti al 24 ottobre 2016. Non rilevano invece eventuali inadempienze maturate nel corso del 2017 che non impediscono l’accesso alla sanatoria né modificano le regole di determinazione del costo di essa. La tempistica di questa riapertura dei termini è la medesima sia per i soggetti che presentano per la prima volta la domanda sia per quelli che se la sono vista respingere per morosità sulle rate pregresse.

Le scadenze da ricordare per i soggetti che si trovano nelle due situazioni sopraelencate sono:

LA NUOVA TEMPISTICA

15 maggio 2018 Presentazione della domanda

30 giugno 2018 L’agente della riscossione comunica l’eventuale importo delle rate scadute a fine 2016, riferite a dilazioni pendenti al 24 ottobre 2016

31 luglio 2018 Il debitore versa in un’unica soluzione l’importo delle rate scadute. In caso di mancato o insufficiente o tardivo pagamento, la definizione diventa improcedibile

30 settembre 2018 L’agente della riscossione comunica l’importo della definizione agevolata

31 ottobre e 30 novembre 2018 e 28 febbraio 2019 Scadono le rate entro cui devono essere pagate le somme della definizione. In particolare, le due rate del 2018 sono ciascuna pari al 40% del totale

La rottamazione dei carichi 2017

La medesima disciplina di riferimento ha inoltre esteso le agevolazioni di legge ai carichi affidati all’agente della riscossione dal primo gennaio al 30 settembre 2017. Questa volta, in espressa deroga alle regole generali, è stabilito che l’accesso alla procedura non è condizionato dal pagamento delle rate relative a eventuali dilazioni precedenti. Sotto il profilo delle modalità di pagamento, si segnala che rispetto alla definizione dei carichi ante 2017 in questo caso non è possibile utilizzare in compensazione eventuali crediti certificati verso la pubblica amministrazione, poiché difetta una espressa previsione legislativa.

Tempistica Rottamazaione  dei carichi 2017

15 maggio 2018 Presentazione della domanda

30 giugno 2018 L’agente della riscossione comunica l’importo della definizione agevolata

31 luglio, 30 settembre, 31 ottobre e 30 novembre 2018 e febbraio 2019 Scadono le rate, tutte di pari importo, entro cui devono essere pagate le somme della definizione.

Dott. Michele Napolano

Info: 081/19535076

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