Omicidio ai Quartieri, la testimone: «Odio tribale tra famiglie dietro gli spari a una donna incinta»

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La prima scena è quella dell’omicidio: una donna incinta salta giù dallo scooter, quando capisce che il marito non potrà fare nulla contro i colpi che gli vengono esplosi da pochi metri. Un balzo decisivo, quello della donna, con cui riesce a salvare se stessa, la vita che porta in grembo e quella di un cagnolino che aveva con sé. Per lui, per il conducente dello scooter, niente da fare: Gennaro Verrano, 38 anni, cinque colpi di pistola in punti vitali, l’inutile corsa in ospedale. Ma ci sono altre tre scene, che vengono fuori dalla ricostruzione fatta dal gip Anna Laura Alfano, nel corso dell’ordinanza di custodia cautelare che tiene in cella Francesco Valentinelli, ritenuto responsabile di un’esecuzione a sangue freddo, intorno alle tre del pomeriggio dello scorso 17 novembre ai Quartieri spagnoli. Sono i racconti di una testimone, una donna che ha ricostruito il clima di odio feroce cresciuto nel corso dell’ultimo anno tra le famiglie della vittima e dell’assassino.

Il Mattino

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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