I luoghi del cuore. Costa Rica, l’ospitalità si fa sostenibile

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Lo chiamano il Paese della Felicità. Il soprannome promette bene: Il Costa Rica, situato tra Nicaragua e Panama, è un piccolo paradiso del Centroamerica pronto a presentare ai visitatori il suo ricco patrimonio floreale e faunistico. Oltre alle spiagge (1.500 km di costa incontaminata), a spiccare è una natura esuberante fatta di foreste pluviali, cascate, laghi vulcanici, vulcani etc., habitat di numerose specie animali come scimmie urlatrici, bradipi e tartarughe. Il Paese, nonostante le sue esigue dimensioni (conta solo lo 0,003% della superficie della Terra), ospita quasi il 5% della biodiversità del pianeta. Questa è la sua vera ricchezza.

Costa Rica tra eco-sostenibilità e biodiversità Tutto ciò si traduce in un’infinita varietà di esperienze che portano i vacanzieri appassionati di eco-turismo a misurarsi con ben 26 parchi nazionali, 8 riserve biologiche e innumerevoli aree protette là dove assistere, ad esempio, alla deposizione delle uova delle tartarughe verdi al Tortuguero National Park (chiamato anche “piccola Amazzonia”) o ancora, armati di binocolo, ci si può dedicare al birdwatching ammirando le 350 specie di uccelli che sorvolano il Manuel Antonio National Park.

Fonti rinnovabili: risultati record Il Costa Rica è pioniere nel campo della sostenibilità: non a caso il suo nome è in cima all’Happy Planet Index 2016 che lo ha indicato come il Paese più felice del mondo nonché il più sostenibile. Ma non è tutto: anno dopo anno fa passi di gigante. Basti pensare che, nei primi 6 mesi dell’anno in corso, ha prodotto il 99,35% di elettricità da fonti rinnovabili ed entro il 2021 intende divenire un Paese a emissioni zero.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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