“Una delle priorità per il centrodestra quando tornerà al governo dell’Italia sarà cacciare via il presidente di Inps Tito Boeri, che non solo è responsabile del fallimento quotidiano dei servizi che Inps dovrebbe e non riesce a garantire, ma di tante ‘bufale’ vergognose, come quella sugli immigrati”.
E’ quanto afferma il dirigente nazionale e coordinatore campano del Movimento Nazionale per la Sovranità, Salvatore Ronghi.
“Nel suo ‘fallimentare delirio’, Boeri invita a non chiudere le frontiere perché il sistema pensionistico italiano ha bisogno del lavoro degli immigrati per reggersi – sottolinea Ronghi – dimenticando che la vera emergenza di questo Paese è la mancanza di lavoro per i giovani a causa della legge Fornero che impedisce di andare in pensione e di un governo nazionale incapace di mettere in campo misure per sostenere l’economia e l’occupazione”.
“Il 37% di giovani italiani non ha un lavoro – prosegue Ronghi – mentre, stando ai dati resi noti da Boeri, il 35% di giovani immigrati sta versando contributi all’Inps, il che significa – sottolinea l’esponente del movimento sovranista – che gli immigrati si stanno sostituendo agli italiani non solo sul piano demografico ma anche lavorativo”.
“Ciò rappresenta una vera e propria emergenza – conclude Ronghi – così come costituisce un’emergenza l’incapacità del presidente di Inps di far sì che l’istituto garantisca servizi previdenziali e assistenziali di qualità, efficaci ed efficienti; grazie al vertice voluto da Renzi – rimarca Ronghi – Inps, da grande Istituto previdenziale costituito, tra i tanti interventi sociali, durante il Ventennio, è diventato un buco nero in cui precipitano i diritti degli italiani e in cui vengono utilizzati i soldi dei lavoratori dipendenti per le indennità assistenziali che, invece, dovrebbero essere a carico dello Stato”.
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