Marano, il Giardino dei cinque sensi: c’è già qualche polemica sulle modalità di utilizzo degli spazi. L’intervista a don Ciro Russo

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L’apertura del Giardino dei cinque sensi e le modalità di gestione della struttura, che il Comune ha affidato alla parrocchia San Ludovico d’Angiò e alla scuola Borsellino e aperta l’altro giorno dopo una lunga querelle amministrativa, ha già fatto storcere il naso a qualcuno.

A beneficiarne, per ora, sono solo i ragazzini che frequentano l’oratorio estivo di don Ciro Russo, infaticabile parroco del territorio. I ragazzi, a parte quelli provenienti da famiglie indigenti, versano alla chiesa un piccolo contributo settimanale per venire incontro alle spese sostenute dalla parrocchia, che si occupa anche della manutenzione e pulizia degli spazi che (è opportuno specificarlo) non sono mai stati collaudati dall’ente cittadino. In pratica giostre e giostrine potrebbero non essere a norma.

Qualcuno riteneva (e in teoria dovrebbe essere così), con il taglio del nastro dei giorni scorsi, che il parco fosse finalmente aperto a tutti e non solo ai ragazzini dell’oratorio e, per giunta, per poche ore al giorno. Le modalità di utilizzo sono sancite da una determina comunale che, come spesso accade, è alquanto pasticciata o comunque poco chiara.

Sull’argomento abbiamo registrato l’opinione di don Ciro Russo. “Facciamo il possibile e, nel limite del possibile, cerchiamo di accogliere tutti all’oratorio, anche coloro che non frequentano la nostra parrocchia. Il numero dei ragazzi è alto e noi ci assumiamo grandi responsabilità, tra l’altro servendoci di volontari. Il parco nasce come struttura di completamento della contigua scuola; noi non facciamo altro che dare una mano al Comune in questo momento di difficoltà. Abbiamo sostenuto spese di non poco conto, anche per l’installazione dei bagni chimici. Purtroppo, dopo il 6 luglio, per ragioni di costi, saremo costretti a fermarci. Riprenderemo a settembre, garantendo la vigilanza e la pulizia del bene nei fine settimana. Negli altri giorni sarà utilizzato dalla scuola”.

Dopo il 6 luglio, insomma, sul Giardino dei cinque sensi, ribattezzato dei Tre sensi, calerà nuovamente un momentaneo sipario. C’è ancora tanto da fare e da chiarire, soprattutto per quel che concerne le modalità di utilizzo dello spazio comunale.

 

 

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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