Un tempo vi erano luoghi in cui si viveva solo di castagne e dei prodotti da esse derivati, come l’ottima farina di castagne. La castagna è stata considerata un cibo povero e versatile; cotto in zuppa, arrostito sulla brace, o ridotto in farina, dava la possibilità di sopravvivere nel freddo inverno della bassa e alta montagna, fornendo un alimento ricco di vitamine e proteine. Il castagno è diffuso nell’Europa mediterranea e si spinge a Nord, fino alle Alpi, parte integrante del paesaggio del Mare Nostrum, come l’olivo e la vite. Così con il legno dei castagni sono state costruite case e ponti, staccionate e mobili, per secoli. Riprendendo l’abitudine a consumare castagne non facciamo altro che costruire un ponte nel tempo, per ricongiungerci ad antichi avi che davanti alle braci del caminetto cuocevano castagne con l’alloro e raccontavano storie. A Napoli ancora oggi d’inverno, agli angoli delle affollate strade illuminate dalle insegne dei negozi, i bracieri neri di ferro arrostiscono le grandi castagne, offerte nei coppi tipici. “Nessuna città può gareggiare con Napoli nell’arrostire le castagne”, scriveva Marziale nel 40 a.C. La farina di castagne, oggi facilmente reperibile in molti supermercati, può essere la base per gnocchi dal profumo particolare.
Ingredienti
800 gr di patate a pasta gialla
200 gr di farina di castagna
100 gr di farina gialla 00
Uno spicchio di aglio, una manciata di pinoli e 48 gherigli di noce
Qualche fogliolina di basilico e sale q.b.
Qualche castagna lessa sbriciolata
1 cucchiaio di parmigiano e 1 di pecorino
Preparazione
Lessare e sbucciare le patate, passarle nel passa verdure e porle sulla spianatoia per impastarle con le farine e un po’ di sale. Alla fine dell’impasto creare dei bastoncini per tagliare i singoli gnocchi e cavarli all’interno. Nel mortaio a mano pestare il basilico, i pinoli, le noci e l’olio, aggiungendovi alla fine i formaggi. Lessare gli gnocchi in abbondante acqua salata e condirli con il pesto, guarnendoli con qualche castagna sbriciolata e foglioline di basilico o alloro.
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