Referendum, gli eserciti del sì e del no: in Campania arrivano i big

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A poco più di due mesi dal voto fissato per il 4 dicembre, la campagna per il referendum costituzionale entra nel vivo. Fioccano in Campania le iniziative da entrambi i fronti, con un’unica certezza: gli eserciti in campo per il «Si» e per il «No» si presentano variegati e marciano in ordine sparso, ma si attrezzano per una guerra senza esclusione di colpi. In salita appare la strada per il Pd in tutto il Sud: per provare a recuperare terreno, la segreteria regionale sta organizzando in fretta una serie di iniziative da svolgere nelle dieci municipalità di Napoli; il comitato «Ragione pubblica» guidato dall’asse Piero De Luca-Francesco Nicodemo porterà in città una squadra di sindaci da tutta Italia e si giocherà la carta (dei diritti) con Monica Cirinnà, prima firmataria della legge sulle unioni civili.

A metà mese verranno, a nome della corrente «Sinistra per il Si», il presidente nazionale dem Matteo Orfini e il ministro della Giustizia Andrea Orlando: al loro fianco è prevista la presenza del capogruppo comunale e deputata Valeria Valente. Pronto a realizzare a breve un evento anche Umberto Ranieri. Il 7 ottobre inizia inoltre una «due giorni» di dibattiti organizzati dal deputato Pd di origini socialiste Marco Di Lello: vi parteciperà anche il segretario nazionale Uil Carmelo Barbagallo, di cui è atteso il posizionamento ufficiale a nome del sindacato. La Cgil ha lasciato libertà di voto agli iscritti (ma sembra propendere per il «No») come del resto la Cisl (che sembra essere sbilanciata verso il «Si»). Restando nell’ambito delle larghe intese che rappresentano la cifra politica del Governo Renzi, da segnalare l’iniziativa a cui lavora Ncd-Area Popolare con il comitato «Insieme Si cambia»: il leader Angelino Alfano sarà a Napoli il 13 o 14 ottobre, i dettagli si stanno definendo in queste ore; molto attivi tra i centristi renziani anche l’altro Alfano, il sottosegretario Gioacchino con Gabriella Fabbrocini.

I verdiniani radicati in Campania a partire dal senatore di Ala Vincenzo D’Anna – pure si stanno organizzando con il varo dei Comitati per il «Si». Il fronte del «No» passa dall’ex presidente del Consiglio Ciriaco De Mita agli attivisti di centri sociali e immobili occupati su convenzione col Comune. Dal 19 luglio, infatti, l’Udc (tranne Pierferdinando Casini) è schierata contro la riforma «perché tradiscono lo spirito costituente che è unire e non di dividere il Paese» con il Comitato per la Costituzione e le Riforme. Di fianco, con identiche origini Dc della Prima Repubblica, l’ex ministro Paolo Cirino Pomicino secondo il quale «non c’è differenza tra questa nuova democrazia disegnata dalla riforma e quella del 1923 quando c’era il Re, il Senato non votava la fiducia e, grazie alla famosa legge Acerbo, la lista che prendeva un voto in più ancorché minoranza aveva la maggioranza assoluta nella Camera dei Deputati».

Forza Italia mobiliterà i big: venerdì 7 ottobre alle 17.30 all’Hotel Mediterraneo, in via Ponte di Tappia, si terrà con Renato Brunetta, Stefano Caldoro (attivo anche con «Riformisti per il No-Noi della grande Riforma» con Stefania Craxi che presto sarà a Napoli), Armando Cesaro, Mara Carfagna, Domenico De Siano e Carlo Sarro responsabile di FI Campania per i Comitati del «No». A sinistra, il deputato di Si-Sel Arturo Scotto ha sottolineato che il fronte del «No» : «Deve nascere anche dal Sud dove invece di pensare al Ponte sullo stretto bisognerebbe spiegare come mai a Messina manca ancora l’acqua». Variegati ma anche fantasiosi i contrari alla nuova Carta.

I ragazzi dell’ex opg «Je so pazzo» stanno utilizzando un furgoncino ricoperto di manifesti e fornito di altoparlanti. Con loro anche il centro sociale «Insurgencia» e la rete stop-biocidio. C’è infine chi ha scomodato Totò parafrasando la celebre «A Livella»: «Quest’anno, il 4 dicembre, ci sarà l’usanza, per il popolo italiano, di votare il Referendum», recita l’inizio. «Perciò, sentite a nuje, nun facite assaje e restivi», «sta riforma, nun é chell ca ce vò», «sti pagliacciate lasciamo elementi e Sì ,nuje simmo seri, appartenimmo o NO!», i versi finali.

Il Mattino

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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