Zona ospedaliera, primo giorno del nuovo dispositivo di circolazione e il traffico va in tilt. Due ore per percorrere un chilometro: questi i tempi dell’ingorgo che ieri ha tenuto sotto scacco migliaia di automobilisti al rione Alto. Un serpentone immenso, un tappeto di lamiere restano immobili sotto il sole lungo il perimetro dell’anello ospedaliero che porta a Pascale, Policlinico, Cardarelli, Monaldi. Non sono nemmeno iniziati i lavori a largo Cangiani (il nuovo piano di circolazione è dovuto ai lavori dell’impianto fognario) e il caos è già cominciato. Sin dalle prime ore del mattino appare chiaro che servirà qualche ritocco al piano traffico appena inaugurato. I tecnici del Comune sono pronti a correre ai ripari, monitorano la situazione e annunciano possibili modifiche.
Viene sospesa la corsia preferenziale di via Leonardo Bianchi. Il risultato è un mare di automobili intrappolate nel traffico. Dalle 6,30 del mattino e fino a sera, la situazione non migliora. Le file cominciano in via San Giacomo dei Capri, proseguono per via Mariano Semmola, poi giù a via Quagliariello e ancora fino all’uscita della tangenziale zona ospedaliera. Distanze percorribili di solito in 10 minuti, diventano raggiungibili dopo 2 ore. Le macchine finiscono per sostare anche sulla tangenziale, bloccando a lungo l’uscita. Del maxi-ingorgo risentono anche zone più distanti come via Pietro Castellino e via Bernardo Cavallino: qui è il delirio all’uscita delle scuole, con le macchine ferme in seconda fila e traffico impazzito.