Marano, le carte sono sul tavolo e ora si attende solo il fischio finale della Commissione d’accesso. Inutile è il lavoro degli “uffici stampa” mascherati di Liccardo e Bertini.

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Le chiacchiere stanno a zero a Marano. E il quadro, col passare dei giorni e delle settimane, si fa sempre più chiaro. Da un lato c’è un sindaco che, nonostante l’arrivo di una commissione d’accesso (si indaga per le presunte infiltrazioni e condizionamenti malavitosi), ha deciso di non schiodarsi dalla poltrona.

Dall’altro un’opposizione che grosso modo si è ormai giocata tutte le sue carte. Qualche esposto, in passato, è stato fatto, tra prefettura e Corte dei conti, il resto lo hanno fatto soprattutto le inchieste giornalistiche. Ora non c’è più voglia di combattere e non c’è nemmeno più unità tra le varie componenti: tutti aspettano soltanto il benedetto triplice fischio finale, che decreterà lo scioglimento del consiglio comunale o la salvezza per Liccardo e soci.

Le carte sono sul tavolo e da tempo immemore. Il Comune potrebbe essere sciolto non tanto per i diretti condizionamenti della malavita, ma soprattutto per le omissioni, gli atti non preparati al meglio o non fatti rispettare e per l’inquietante capitolo delle parentele e degli “sponsor” scomodi.

Ce n’è per molti, come avemmo modo di documentare in qualche precedente articolo.

Il resto è noia, soltanto noia. Il consigliere Palladino, colui che preferì tradire l’elettorato di centrosinistra, contrariamente a quanto riportato dal sito che da tempo fa da spalla a Bertini, non ha alcuna intenzione di dimettersi e se dovesse farlo sarà solo perché non sarà accontentato sul nome dell’assessore che deve piazzare al posto della Di Palma. Non ha alcuna voglia di andar via nemmeno l’assessore Beneduce, che ogni tanto se ne esce con qualche “a lupo, a lupo” sempre però fine a se stesso.

Una noia che vede sempre Bertini – attraverso il suo ufficio stampa in servizio permanente – minacciare querele nei confronti della segretaria comunale D’Ambrosio (le querele si fanno, non si annunciano), e Liccardo rispondere attraverso un altro ufficio stampa virtuale. Un lavoro che da qualche tempo è svolto con zelo da una testata giornalistica locale.

 

© Copyright 2016 Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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