E’ andata in scena stamani, all’esterno del Municipio, la protesta dei 17 operatori ecologici licenziati in seguito all’arrivo della Ego Eco, la ditta che da qualche mese gestisce il servizio rifiuti. Alcuni lavoratori si sono incatenati alle porte della casa comunale. Secondo gli operai l’azienda starebbe utilizzando lavoratori presi in prestito da altri cantieri. Inoltre puntano l’indice contro le “promesse a vuoto dell’amministrazione Liccardo”. Gli operatori sottolineano inoltre come lo spazzamento delle arterie non viene effettuato da mesi proprio a causa della mancanza di personale e che ci sono, pertanto, tutti gli estremi per arrivare a una rescissione contrattuale. I lavoratori si sono poi intrattenuti con l’assessore Scarmozzino, al quale hanno rinfacciato di “non aver mantenuto le promesse fatte, in particolare per quel che concerne l’apertura dell’isola ecologica”. Scarmozzino, tuttavia, è stato l’unico dell’amministrazione cittadina a metterci quanto meno la faccia; il sindaco Liccardo e il vicesindaco Ricciardiello invece sono andati via. Una situazione incandescente, insomma. I maranesi pagano per un servizio (lo spazzamento) che in realtà non viene quasi mai effettuato. Solo cinque persone sarebbero state incaricate di espletare il servizio di spazzamento. I licenziati protestano perché sul loro futuro si addensano ulteriori nubi. Il Comune deve operare quanto prima: o si rescinde il contratto con Ego o si deve pretendere che Ego eco assolva agli impegni. Nel pomeriggio la polizia municipale ha avviato una serie di verifiche sul possesso della corretta documentazione atta alla circolazione degli automezzi della Ego Eco, riscontrando alcune irregolarità. I mezzi sono assicurati, ma a bordo mancherebbero del tutto o in parte la documentazione prevista dalle normative. Sono state elevate alcune contravvenzioni.
