Tutte le “bertinate” degli ultimi 20 anni: gli atti, i debiti che hanno messo in ginocchio il Comune di Marano e la storia delle vasche idriche di San Rocco. Storia di un politico alla frutta…

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Non basta dotarsi di un addetto stampa, ormai in servizio permanente, per rifarsi una verginità o per controbattere chi ha il coraggio di sbattergli sul muso tutte le procedure (anomale, tanto per usare un eufemismo) che hanno contraddistinto il suo operato amministrativo. Di Mauro Bertini, al secolo il Satrapo dell’Altra Marano, si è detto di tutto e di più e anche noi,  che da mesi ci soffermiamo sugli atti sospetti dell’amministrazione in carica e sulle tante “malefatte” dell’ex sindaco, un po’ smemorato, un po’ bugiardo, ne abbiamo quasi le scatole piene. Quasi le scatole piene di dover rispondere agli insulti e alle offese di un uomo, o meglio di un politico, che ha ormai fatto il suo tempo e che ha dimostrato tutta la sua spregiudicatezza politico-amministrativa.

Un politico sconfessato di recente anche dai suoi stessi colleghi di opposizione. Bertini era arrivato in aula consiliare con la proposta di censura contro il vicesindaco Ricciardiello ma ha fatto, come si suol dire, la fine dei trac. Sconfessato in pratica da 9 consiglieri di minoranza, che non hanno voluto (è la prima spaccatura all’interno dell’opposizione) avallare la sua proposta.

Troppe e gravi le vicende che abbiamo fatto emergere negli ultimi mesi e che lo riguardano in prima persona. A beneficio dei lettori, ricordiamo i fatti più significativi.

Maxi debito con l’avvocato Riccardo Marone. L’ex vicesindaco di Napoli, per anni consulente del Comune di Marano, per i servizi resi per l’ente rivendica pagamenti per un totale di 700 mila euro, poi ridotti 380 mila dopo un atto transattivo con l’amministrazione in carica.

Maxi debito con la De Vizia, ditta che a Marano gestiva il servizio di raccolta rifiuti. L’azienda (che operava durante la gestione Bertini) reclama pagamenti per circa 4 milioni di euro.

Maxi debito (8 milioni di euro) gestori servizi idrici. Acqua mai pagata (per anni) dall’ente comunale ai gestori del servizio idrico e proprio durante la gestione Bertini.

Area industriale. C’è un atto sindacale che ha fatto e fa discutere e che è da tempo nel mirino dell’Antimafia. Un decreto a firma di Bertini con il quale l’ex primo cittadino nominò il defunto Nico Santoro, uno dei progettisti del Pip di Lusciano, anche in quel caso realizzato dalla Cesaro Costruzioni, quale consulente per seguire l’iter del finanziamento regionale per l’area industriale di Marano. Una consulenza pagata profumatamente.

Ci sarebbe ancora tanto e tanto da ridire (come la vendita di Palazzo Merolla o altro ancora), ma ci limitiamo a relazionare sull’ultima “bertinata”, che potrebbe costare all’ente altre centinaia di migliaia di euro. Parliamo delle vasche idriche di San Rocco. C’è una causa in corso: i titolari di quell’area non sono stati mai espropriati e tra loro e il Comune, all’epoca guidato dal Satrapo-Pinocchio, non è mai stato formalizzato alcun atto per la cessione delle aree in questione. Anche questa volta dirà che non è vero? Anche per questo caso si farà difendere dal suo portavoce in servizio permanente? Vedremo…

© Copyright 2016 Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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