Niente bollette da tre anni e mezzo, a Marano l’acqua non si paga. La dirigente Gargiulo nicchia. L’opposizione si rivolga al Ministero delle Finanze

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A Marano l’acqua non si paga. O meglio, le bollette non arrivano nelle case dei contribuenti. Da più di tre anni, cioè da quando la Publiservizi, l’agente per la riscossione dei tributi comunali, uscì di scena per volontà dell’ex commissario prefettizio Gabriella Tramonti. Da quel giorno, gli uffici comunali non sono più riusciti ad emettere i ruoli per i canoni idrici.

Ma qual è il motivo per cui le bollette non arrivano nelle case dei contribuenti? Secondo il sindaco Angelo Liccardo, l’ente sarebbe privo delle risorse umane necessarie per garantire il corretto funzionamento del servizio e per procedere, pertanto, all’emissione delle bollette. Una condizione di difficoltà, che avrebbe dovuto spingere l’amministrazione comunale a varare un bando per l’individuazione di un nuovo agente esterno. Soluzione prospettata nel 2013 ma arenatasi dopo l’addio dell’ex assessore al Bilancio Paolo Longoni.

Fatto sta che ad oggi i cittadini non ancora ricevuto i ruoli per per il secondo semestre del 2012 e per gli anni 2013, 2014 e 2015. Tutto è in alto mare, insomma, e le preoccupazione dei residenti aumentano. In tanti, negli ultimi tempi, hanno chiesto spiegazioni all’ufficio tributi e c’è già chi preannuncia battaglia nel caso in cui dovessero arrivare, contemporaneamente, più ruoli e tutti da pagare in un lasso di tempo alquanto ravvicinato e con costi calcolati su parametri forfettari.

Il dirigente dell’area economico-finanziaria, Claudia Gargiulo, uno dei dirigenti più premiati alla fine di ogni anno, continua a nicchiare, incurante delle conseguenze che potrebbero esserci per l’ente nel caso in cui la Corte dei conti, che monitora periodicamente l’andamento dei conti comunali, decidesse finalmente di sanzionare qualcuno. I consiglieri di opposizione, che a suo tempo scrissero alla Corte dei conti, dovrebbero inoltrare una nota anche all’ispettore delle Finanze Vito Tatò, che di Marano conosce vita, morte e miracoli e che è già stato autore di una corposa relazione.

La questione acqua tiene banco anche per altri motivi. Il pomo della discordia è rappresentato dal numero elevatissimo di famiglie, circa 5 mila non censite (di cui non si conoscono i nomi), che usufruiscono dell’acqua ma che non versano alcunché all’Ente. C’è poi la questione degli evasori, ovvero delle centinaia di famiglie presenti nelle liste del Comune ma che non hanno ancora saldato i propri debiti. Sono cittadini, famiglie che, perlopiù, risiedono nei grandi parchi residenziali della città.

© Copyright 2016 Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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